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Moratti: «Thiago Motta un top! Recoba classe, Ronaldo sfortunato»

Massimo Moratti, dopo la prima parte dell’intervista, ha continuato a parlare sui canali ufficiali della Lega Serie A. L’ex presidente dell’Inter continua.

2010Moratti parla del triplete e di Mourinho: «Non mi aspettavo potesse essere considerato importante, non è facile vincerlo soprattutto nell’ultimo mese. Solitamente, uno dei tre magari potevi vincerlo prima. Abbiamo sofferto fino alla fine. Cosa fantastica ma preparata bene. Da Mancini era già una grande squadra. Mourinho in un’altra panchina italiana? Me l’aspettavo, Roma è interessante per lui. La Roma è un grande potenziale tutto da esprimere. Lui è tutto Mourinho».

STUPITOMoratti incorona Thiago Motta: «Non mi aspettavo facesse l’allenatore, da giocatore era intelligente e pratico. È un allenatore bravissimo, il Bologna vince e gioca bene. Importante giocare bene, tutti vanno allo stadio, guai a farlo diventare noioso il calcio. Giocare bene è importantissimo. Il calcio deve essere valorizzato. Thiago Motta l’allenatore che mi piace di più, a parte il nostro Inzaghi. Mi piace tantissimo».

PAZZO − La risposta di Moratti alla domanda sul giocatore più pazzo: «Maicon il più pazzo del Triplete, era tutto fisico. Si lamentava perché il pubblico non sosteneva la squadra durante tutta la partita. Un po’ anche contro di me a volte. L’Inter non mi ha tolto tiene, mi ha regalato emozioni, la sorpresa, sapere come un certo giocatore poteva inserirsi. Ti teneva in vita. Mai considerato l’Inter come un’azienda, ma come un’attività fortunata da poter seguire per esprimere il massimo della mia generosità».

RIMPIANTIMoratti su qualche rimpianto: «Cosa non rifarei? Mandare via Gigi Simoni dalla sera alla mattina, mi è dispiaciuto. La vendita di Roberto Carlos e Pirlo. Il primo fu per il bilancio, sul secondo dovevo difendere di più la sua permanenza. Rapporto con i giocatori? Quello che era importante è che ci capissimo con i giocatori. Avevo un rapporto bello, non li vedevo spesso, ma c’era fiducia. Sapevano che contassi molto su di loro».

AMORIMoratti non può dimenticare i suoi pupilli: «Recoba? Ho visto la classe. Fatto calcistico al 100%. Avere insieme tanta classe e tanta potenza era difficilissimo, senza la pigrizia sarebbe stato fantastico. Quando lo acquistai, la persona che me lo diede mi disse che alla prima che farà faceva cadere lo stadio e così fu. Uno che faceva qualcosa di bello. Un altro è stato Kanu, grandissimo giocatore. Ma dopo la cosa al cuore gli allenatori avevano paura. Ronaldo molto intelligente, sveglio, con riflessi spaventosi. Era eccezionale, da noi non ha avuto fortune di vittorie. Vinse solo la Coppa Uefa. Era allegro, una bella cosa».

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