Marani: «Superlega? Si chiude una storia, è guerra alla Uefa»
Matteo Marani, ospite negli studi di “Sky Sport”, ha commentato la notizia che ha sconvolto la notizia del calcio ovvero la fondazione della Superlega.
SI CHIUDE UNA STORIA – Marani sostiene che si sia chiusa una storia del calcio europeo: «Si chiude un secolo di storia del calcio. Secondo me l’Europa ha una storia, un’educazione allo sport diversa dai modelli americani. Siamo abituati a soffrire per salvezze e promozioni, siamo abituati a lottare per i traguardi. Il campionato italiano diventerebbe una minima appendice e non deve stupire che stiano intervenendo i governi perché il calcio è un bene pubblico, non è una questione privata di Florentino Perez. Dico lui perché è lui che ha voluto, ha convinto Agnelli, qua c’è un attore che ha un impero infinito e lo sta aumentando. Cosa ha di democratico e istituzionale una Superlega privata? Per come concepisco lo sport io, nulla».
GUERRA ALLA UEFA – Marani vede in questa decisione una dichiarazione di guerra alla Uefa: «Vedo pochi margini, vedo pochi sviluppi dal punto di vista della Champions. Qua siamo di fronte al fatto che la Champions è stata riformata da mesi. Agnelli aveva detto che andava bene questa Champions e non vedo spazi. I soldi che servono dove si trovano eventualmente? A me è sembrato un atto di guerra e credo sia tutto pronto, hanno studiato ricorsi e tutte le carte. Io non escludo che i club abbiano già ricevuto qualcosa. Questo è un quadro figlio di una malagestione, c’è un fallimento di questa classe dirigenziale dei grandi club e ora si cerca di coprire la cosa rendendo la cosa privata stravolgendo il calcio da un punto di vista etico e morale».