Capuano: “Conte una missione raggiunta. Inter, scudetto non perso ora”
Capuano non boccia né Conte né la ripresa della Serie A dell’Inter. Il giornalista, nel corso di “Aspettando il weekend” su Sportitalia, ha analizzato il momento dei nerazzurri e le uscite del tecnico.
IL RENDIMENTO – Così Giovanni Capuano sull’Inter: «Noi ricordiamo la rimonta subita col Verona e facciamo fatica di ricordarci come ha preso punti a Parma, una partita che meritava di perdere. Io penso che Antonio Conte abbia rispettato una delle missioni che aveva, cioè fare un miglioramento misurabile all’Inter. Ha ridotto il gap con la Juventus, che forse non è di sei-sette punti, c’è un movimento convergente da tutte e due le parti. Io penso che l’Inter lo scudetto l’abbia perso a gennaio e febbraio, non nel periodo dopo la ripresa del campionato. Io credo che l’abbia preso nel mese e mezzo dove ha fatto tre pareggi e vinto solo due partite, poi fondamentalmente è come la Juventus. L’Inter ha riproposto, nella fase post-lockdown, gli stessi pregi e gli stessi difetti di prima».
DISTANZA – Capuano valuta il distacco dalla Juventus: «Il 2-0 dell’8 marzo è netto, nei due confronti diretti sul campo c’è stata poca storia. È stato quel momento lì in cui l’Inter ha cominciato a non avere più il passo della Juventus. Poi tu pensi al Sassuolo e al Bologna, due partite letteralmente buttate, col Verona parte malissimo e poi gioca settanta minuti perfetti ma non ne ha più. Tra le cose che dice Conte c’è un fondo di verità in alcune: l’Inter ha avuto una cadenza di calendario veramente difficile da gestire. All’Olimpico l’Inter è arrivata a un quarto d’ora del secondo tempo che non stava più in piedi, probabilmente con quarantotto ore di riposo in più sarebbe stata una partita diversa. L’Inter ha riproposto, ampliati, vizi e virtù visti sino a inizio marzo».