Altobelli: “Icardi-Inter, errori da entrambi ma la pace conviene a tutti”
Alessandro “Spillo” Altobelli, contattato da Tele Radio Stereo, ha parlato del caso Mauro Icardi sostenendo che entrambe le parti abbiano commesso degli errori ma ora debbano fare pace per il bene di tutto.
PACE OBBLIGATA – «Zaniolo è stato veramente un esplosione ed ha impressionato tutti, soprattutto quelli che non lo conoscevano. Anche in Primavera faceva la differenza e segnava tanti gol. Mi meraviglio che squadre come Fiorentina, Entella e soprattutto Inter lo abbiamo mandato via. L’Inter aveva bisogno di giocatori di esperienza come Nainggolan e Spalletti ha fatto questa scelta. Non credo ora lo rifarebbe. Icardi? Ho avuto modo di scrivere qualcosa a riguardo. Secondo me Icardi è uno degli attaccanti più forti d’Europa ma in questi ultimi mesi sono stati commessi errori da parte del suo agente, errori che hanno sconvolto gli equilibri dello spogliatoio e la società è intervenuta in un momento delicato e forse sbagliato. Il valore di Icardi a tre mesi dalla fine di campionato così crolla, anche moralmente. Mauro ha sbagliato a non andare a Vienna perché era lì che doveva dimostrare di essere capitano e di voler bene all’Inter, di voler essere presente nei momenti difficili. Doveva tenere di più ai compagni e all’Europa League che alla fascia di capitano. Mancano tre mesi e non mi interessa neanche se ci sarà un contratto, bisognerà ricucire i rapporti con il club anche perché l’Inter ha bisogno di Icardi. Ha ancora tre anni di contratto, mancano tre mesi alla fine del campionato. Conviene a tutti cercare di fare la pace e trovare una soluzione. Se l’Inter non raggiunge gli obiettivi qualcuno dovrà dare spiegazioni, sono rimaste l’Europa League e il quarto posto. Conviene a tutti deporre le armi e cerare di andare avanti fino alla fine. Poi i tifosi vogliono i risultati, adesso l’Inter ha vinto a Vienna e i tifosi dicono che la società è stata brava ad agire così e tutti hanno sposato quella linea ma alle prime sconfitte le cose cambiano».