Acerbi: «Inzaghi? Pensavo restasse alla Lazio. Inter? Sono contento per lui»
Francesco Acerbi, difensore della Lazio e dell’Italia, è intervenuto in conferenza stampa (da Coverciano). Tra i temi trattati, i rimpianti per lo scudetto della stagione 2019/20, ma anche la gioia per l’arrivo di Maurizio Sarri a Roma e l’addio di Inzaghi
ADRENALINA – Le dichiarazioni di Francesco Acerbi, in conferenza stampa, dal ritiro dell’Italia di Roberto Mancini: «Sono molto contento per l’arrivo di Maurizio Sarri – ha detto il centrale della Lazio -. Ci siamo parlati, noi della Lazio, e non vediamo l’ora di lavorare con lui. Ci saranno tanti cambiamenti, ma non ho paura. Con Simone Inzaghi ho giocato a tre e a quattro dietro in questi anni. Similitudini tra la Lazio del 2019/20 e questa Italia? L’anno scorso eravamo lì a giocarci lo scudetto, anche se ci siamo arenati a 12 partite dalla ine. Probabilmente senza Covid sarebbe andata diversamente. Avevamo una spensieratezza mentale tale per cui entravi in campo e vincevi due a zero. C’era grande fiducia e qualità, giocavamo una partita a settimana. Stessa cosa con l’Italia: c’è qualcosa nell’aria e lo assapori. Abbiamo un gruppo fantastico».
DIVIDERSI – Inevitabile una puntata sul nuovo allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi: «È andato all’Inter, ma pensavamo trovasse l’accordo con la Lazio. Non so bene cosa sia successo ed è andato all’Inter. Bravo, bene, sono contento per lui. Ho un buon rapporto con lui, mi ha dato tanto come credo di aver dato a lui ed è arrivato un altro grandissimo allenatore. Nella vita uno va da una parte, uno dall’altra, ci rivedremo durante il campionato».
BOMBER – Chiusura sugli attaccanti che possono lasciare il segno in questi Europei: «Ci sono Kane, Lukaku, Mbappé. Ci sono grandissimi nomi, ma anche qualcuno meno conosciuto, che credo possa fare un grande Europeo. Spero anche Ciro (Immobile) o Belotti. Penso comunque che Lukaku sia il primo indiziato per essere il protagonista».