Rosetti: “VAR in Europa League? Vogliamo interventi corretti. Arbitri…”
Rosetti è il presidente della Commissione Arbitri dell’UEFA. Intervistato da Lorenzo Fontani per Sky Sport ha spiegato come i direttori di gara si stanno preparando alla ripresa di Champions League ed Europa League, che vedrà oggi Inter-Getafe (vedi designazione).
PREPARAZIONE – Roberto Rosetti spiega come cambia la gestione per Champions League ed Europa League: «Gli arbitri europei faranno un test COVID prima di partire, tre giorni prima dell’evento. Faranno un altro test appena arrivati nella location della partita, poi abbiamo anche messo in essere una serie di precauzioni per cercare di farli viaggiare nel modo opportuno. Anche dal punto di vista dell’accomodation ci sono delle precauzioni importanti, per cercare di evitare il più possibile fonti di rischio».
COSA CAMBIA? – Rosetti ritiene che cambi qualcosa: «Che ci siano delle piccole differenze, a seconda delle nazioni e delle culture calcistiche di alcune nazioni, questo è abbastanza comprensibile e tollerabile. Chiaro che, quando ci sono delle differenze sostanziali, è opportuno fare delle riflessioni e delle valutazioni. Durante il lockdown abbiamo creato una piattaforma internazionale, dove hanno partecipato i capi dell’arbitraggio delle nazioni calcisticamente più evolute. Abbiamo intenzione di lavorare insieme, per cercare di porre in essere delle riflessioni e dare delle linee guida tecniche uniformi anche per i prossimi campionati».
MENO ERRORI! – Rosetti è a favore di un cambio di regole sui tocchi di mano: «I giocatori devono giocare a calcio. Un giocatore non può giocare a calcio con le mani dietro la schiena. Riteniamo che la biomeccanica del movimento, la naturalità del movimento, il gesto tecnico e atletico dev’essere capito e interpretato da parte degli arbitri. Utilizzo del VAR in Champions League ed Europa League? Noi vogliamo dei giusti e dei corretti interventi. Più che di VAR, che se n’è parlato tanto negli ultimi anni, forse troppo, io vorrei parlare di arbitraggi. Per come noi concepiamo la sfera arbitrale noi vogliamo degli arbitri sul terreno di gioco con grande personalità, che prendano le decisioni. Poi nel caso, ci mancherebbe, di fronte a un errore chiaro e a un’evidenza che è inconfutabile abbiamo bisogno di un intervento VAR. E che sia all’altezza della situazione».