Inter, battere l’Atalanta vale ancora di più: tanti dati per spingere Conte
L’Inter, battendo l’Atalanta domani sera al Meazza, quasi certamente sarà campione d’inverno. Il Corriere della Sera fa notare come ci sia una similitudine con Conte alla Juventus, oltre che segnalare come la storia del campionato sia favorevole a chi va primo al giro di boa.
ECCO PERCHÉ VINCERE – Inter-Atalanta è una partita fondamentale, da vincere a tutti i costi, ma ci sono vari motivi statistici in più. Li riporta il “Corriere della Sera”, prendendo spunto dal passato di Antonio Conte e da quello generale della Serie A. Il tecnico leccese anche nel 2011-2012, suo primo anno alla Juventus, giocò l’ultima partita del girone d’andata con l’Atalanta. Finì 0-2, girò a quota quarantuno (+1 sul Milan) e a fine stagione fu campione. L’Inter già quattro anni fa arrivò in testa alla diciannovesima giornata, salvo poi crollare in casa col Sassuolo e venire superata dal Napoli (allenato da Maurizio Sarri): va sfatato anche questo precedente.
PERCENTUALI POSITIVE – Ulteriori motivazioni per conquistare il bottino pieno in Inter-Atalanta si hanno dai dati complessivi sulla Serie A. Il 69% delle volte chi ha guidato la classifica a metà campionato poi si è anche laureato campione, un dato che sale ulteriormente nei campionati coi tre punti a vittoria (76% dalla stagione 1994-1995) e ancora di più con venti squadre in corsa (86% dal 2004-2005). In aggiunta, però, c’è da segnalare come Sarri per due volte sia diventato campione d’inverno, nel 2015-2016 e 2017-2018 col Napoli, senza poi confermarsi diciannove giornate dopo. Per Conte c’è ancora metà tragitto da fare, con la certezza che Inter-Atalanta non sarà ancora decisiva. Considerata però la difficoltà dell’ultimo turno, con le partite del weekend a campi invertiti, meglio portarsi avanti col lavoro.
Fonte: Corriere della Sera – Paolo Tomaselli