Orrico: “Inter, con due assi compensi la Juventus! Vidal con Nainggolan”
Orrico è stato allenatore dell’Inter nella prima parte di stagione 1991-1992. Ospite di “Calciomercato – L’Originale” su Sky Sport, l’ex tecnico nerazzurro ha parlato del gap con la Juventus e ritenuto il centrocampo formato da Vidal e Nainggolan ideale per il suo tipo di gioco.
I MOVIMENTI – Corrado Orrico pensa che, anziché in attacco con Olivier Giroud, l’Inter dovrebbe rinforzarsi da altre parti: «Poteva pigliare uno sull’esterno di maggiore qualità di quelli che ha. Fare una spesa dove un giocatore sta fuori sempre, o quasi sempre, e dove anche Alexis Sanchez può fare quei ruoli… Comunque con quei due lì (Christian Eriksen e Arturo Vidal, ndr) si avvicina alla Juventus, si avvicina molto. Ora le percentuali no, ma molto: è vicino, perché Antonio Conte è quello che è, la struttura della squadra è già forte e collaudata. Due assi dentro quella squadra lì vanno a compensare gli assi della Juventus, che al momento non per il gioco ma per gli assi fa la differenza. Io, se avessi fatto l’allenatore, sceglievo Vidal e Radja Nainggolan mediani. In campo volevo loro due. La qualità di Vidal è la capacità di entrare in area di rigore quando meno te lo aspetti: ricorda il primo Sami Khedira, non quello di ora che è Tutankhamon. Ricorda il primo Khedira, quello che entrava in area e faceva sette o otto gol a campionato».
IN CAMPO – Orrico parla anche del gioco di Conte paragonato a quello di Maurizio Sarri: «Riesco, da ex allenatore, a capire meglio quello di Conte. Nel senso che nel lavoro di Conte si colgono gli aspetti più vari, quasi tutti quelli sul piano tattico e della costruzione di una squadra. Mi è parso sorprendente che un bravo ex allenatore come Fabio Capello abbia definito l’Inter una squadra da contropiede, che non è vero assolutamente. Qualche volta fa il contropiede, ma lo fa anche il Manchester City che è una squadra di palleggiatori. Ogni squadra fa anche contropiede, ma l’Inter ha anche altre cose: una difesa assolutamente ferrea, un atteggiamento difensivo e offensivo dei centrocampisti. Difendono e attaccano, ad attaccare ora si sono raffreddati un po’ nei gol ma a inizio campionato i centrocampisti segnavano tanto».