Analisi tattica

Bologna-Inter: Lazaro decisivo per 2 motivi, vittoria figlia dell’addio di Icardi

La vittoria dell’Inter a Bologna vale doppio. Forse anche triplo. L’1-2 in rimonta è un messaggio di forza, anche perché ampiamente meritato. La doppietta di uno strepitoso Lukaku si commenta da sé, così come la freddezza sul rigore procurato dall’eccellente Lautaro Martinez. Conte ottiene altri tre punti grazie al suo tandem offensivo che fa tutto quello che Icardi non era/è disposto a fare per 90′ e oltre. Ottima anche la prima prova “italiana” di Lazaro dal 1′. Ecco l’analisi tattica di Bologna-Inter

PRESENTAZIONE PRE-PARTITA

FORMAZIONE – Ecco l’undici di partenza scelto da Conte per affrontare il Bologna: Handanovic; Skriniar, de Vrij, Bastoni; Lazaro, Gagliardini, Brozovic, Barella, Biraghi; Lukaku, Lautaro Martinez.

Bologna-Inter Probabile Formazione
Bologna-Inter Formazione Ufficiale

MODULO – Conte ormai smette di sorprendere e schiera esattamente l’Inter attesa alla vigilia. Il turnover è limitato a Godin e soprattutto agli esterni, non viene assolutamente toccato il 3-5-2 delle ultime uscite. Proprio la novità Lazaro sulla destra dovrebbe garantire più spinta conoscendo l’emergenza del Bologna su quella fascia. Teoricamente non un azzardo, anzi.

RESOCONTO PARTITA

PRIMO TEMPO – Subito grandi trame sulle fasce, dove l’Inter riesce sia ad allargare la manovra sia a tagliare il campo per arrivare sulla trequarti avversaria a pieno organico. Particolarmente in palla Lazaro, che mette Lautaro Martinez in porta con continuità. Gagliardini e Barella si interscambiano ai lati di Brozovic per contenere meglio l’esuberanza del Bologna. Inter particolarmente pericolosa con le solite verticalizzazioni, anche perché il Bologna cerca di tenere la guardia il più alta possibile. Eccellente il gioco sporco delle due punte spalle alla porta. Non a caso, al 33′ gol pazzesco annullato a Lautaro Martinez, che supera Skorupski su lancio di Lukaku ma in fuorigioco. Al 38′ gol annullato anche a Lukaku perché il cross di Lazaro arriva dopo che la palla oltrepassa la linea di fondo. Grave qui l’errore di Gagliardini in appoggio. E sono queste imprecisioni che tolgono concretezza all’Inter. Il primo tempo termina 0-0: ottima Inter ma senza gol (regolari).

SECONDO TEMPO – Nessuna sostituzione a inizio ripresa. L’Inter continua a fare la partita con buona qualità, ma il Bologna non si limita a difendere e non si ferma un attimo. Cala vistosamente la lucidità di Brozovic nelle giocate. Al 59′ il Bologna va in vantaggio con il tiro di Soriano da fuori area deviato da de Vrij, ma è ben più grave l’errore di Handanovic che non riesce a respingere la palla. Al 72′ primo cambio per l’Inter: fuori Gagliardini, dentro Vecino. Staffetta nel ruolo di mezzala destra, l’uruguayano ha il compito di legare i reparti a differenza di quanto fatto dall’italiano. Conte non perde tempo, al 74′ secondo cambio: fuori Biraghi, dentro Candreva. Il numero 87 “debutta” da quinto di sinistra. E al 75′ l’Inter pareggia con il gol di Lukaku, che mette in rete un pallone confezionato sull’asse Lazaro-Brozovic-Lautaro Martinez-Skriniar. All’84’ terzo e ultimo cambio per l’Inter: fuori Lazaro, dentro Politano. L’italiano si posiziona da quinto di destra con solo compiti di spinta (come da immagine sotto allegata, ndr). Al 90′ Lautaro Martinez show in area, dove viene atterrato e al 92′ Lukaku su rigore spiazza Skorupski per la sua doppietta personale. Nessun rischio fino al gong. Il secondo tempo termina 1-2: rimonta importantissima per l’Inter, che merita i tre punti nonostante la fatica autolesionista.

Bologna-Inter Formazione Finale
Bologna-Inter Formazione Finale

CONSIDERAZIONI POST-PARTITA

PROTAGONISTA – Prima di scegliere il migliore di Bologna-Inter bisogna fare ragionamenti così articolati che viene facile riassumere il tutto con il protagonista più atteso “negativamente”: Lazaro. Se qualcuno aspettava l’occasione per criticarlo e criticarne l’acquisto… beh, gli va piuttosto male. Il numero 19 di Conte stupisce tutti per l’approccio alla partita e riesce anche a entrare nell’azione del pareggio. Anzi, in realtà fa anche un mezzo capolavoro per il primo gol annullato, ma lì “paga” l’imprecisione di Gagliardini. Un quinto di centrocampo che attacca come una punta e difende come un centrale forse ancora non è nato, ma questo Lazaro in un certo senso fa l’ala diligente e non manca in nulla. Soluzione tattica interessante. Promosso.

COMMENTO – Prima di analizzare la prestazione dell’Inter di Conte, bisogna sottolineare l’importanza di altri tre punti in trasferta. Su un campo difficilissimo come quello di Bologna. Per di più in rimonta last minute, mica male. Conte fa il “turnover” più coerente in vista della delicata trasferta di Dortmund, consapevole di poter far rifiatare solo gli esterni e il più “usurato” dei titolari, l’esperto Godin. Per il resto è la solita Inter, che inizia bene e finisce meglio. Solo uno sbandamento da segnalare, ovvero dopo l’immediato (e immeritato) 1-0. Ciò significa che Conte azzecca i cambi e pure il tempo delle modifiche, senza farsi prendere da isteria tattica e non. La preoccupazione infondata per il debutto dal 1′ di Lazaro viene smentita alla grande del classe ’96 austriaco. Buona la prima, ma anche la seconda. Sì, perché Lazaro gioca bene sulla destra in entrambe le fasi di gioco. Spinge più di tutti e copre bene, addirittura con un’attenta diagonale che evita il gol. Al posto di Candreva, dettaglio da non trascurare. Quando entra Candreva, Lazaro continua a giocare bene senza cambiare posizione, permettendo al classe ’87 romano di essere decisivo a modo suo facendo 10′ alla grande in “coppia” e poi concludendo la gara in solitaria appena Politano fa la sua comparsata. Insomma, la prestazione di Lazaro è decisiva sia per se stesso sia per il Candreva mancino di Bologna. Tornando alla prestazione in sé, Bologna-Inter forse consacra in maniera definitiva la coppia d’attacco formata da Lukaku e Lautaro Martinez.

Il primo segna due gol, il secondo glieli fa segnare. Movimenti in area e soprattutto fuori da vedere, rivedere e spiegare agli altri. Ad esempio a Icardi, che in questo caso non viene citato per essere denigrato, anzi. Molto semplicemente, Lukaku segna due gol “alla Icardi” ma gioca per per oltre 90′ con un’intensità senza precedenti. Non è il primo attaccante dell’Inter bensì il primo difensore. E con Lautaro Martinez si completa alla perfezione. Anzi, il numero 10 argentino viene esaltato proprio dal lavoro del belga. Quindi il problema non era Icardi, ma di certo Lukaku-Lautaro è l’eventuale soluzione a ogni tipo di problema offensivo dell’Inter. Nella manovra e non solo. Perché i gol non mancano, le occasioni nemmeno e i punti idem. Quelli di Bologna sono tre, pesanti. E la vetta momentanea, in attesa del Derby di Torino, fa giustamente notizia. Con Conte è nata una nuova Inter, senza Icardi nel motore e finora si vede solo positivamente. Lukaku e Lautaro Martinez fanno il resto. Sperando che il meccanismo continui a funzionare. Adesso testa alla Champions League per un’altra mezza impresa senza ricambi in rosa, poi l’ultimo sforzo prima della terza sosta stagionale: Conte sta (ri)dando credibilità all’Inter, finalmente.

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