Ranocchia con un piede fuori dall’Inter: libera un posto o cambia gerarchie?
Ranocchia è ormai fuori dal progetto tecnico dell’Inter. La cessione non è ancora certa, anzi, ma si sta lavorando in questa ottica anche per migliorare il pacchetto difensivo. Non c’entra la questione economica, piuttosto la possibilità di ottenere una reciproca utilità. E tornare protagonista in provincia lo sarebbe per il difensore ormai 32enne
SESTO CENTRALE VIA – Un contratto in scadenza il 30 giugno 2021 e poche possibilità di rinnovo. Il futuro di Andrea Ranocchia è ormai lontano dall’Inter, anche se non è argomento da “cessione”. Se il classe ’88 umbro accettasse una nuova destinazione, come quella avanzata nelle ultime ore (vedi articolo), la società nerazzurra sarebbe disposta a liberarlo senza chiedere un indennizzo economico. A meno che non possa rientrare in un’operazione di scambio. L’addio di Ranocchia apre un paio di scenari per la difesa a tre di Antonio Conte, che perderebbe l’ultimo uomo nelle gerarchie. Nella stagione 2019/20 Ranocchia è stato un ottimo gregario nel ruolo di vice di Stefan de Vrij, che per Conte è davvero l’unico titolare inamovibile nella sua linea a tre.
ALTER EGO DE VRIJ – Considerando ormai completo il centro-sinistra, con Alessandro Bastoni “doppiato” dall’esperto jolly Aleksandar Kolarov in arrivo dalla Roma, c’è il dubbio sul centro-destra. Diego Godin, Milan Skriniar e il jolly Danilo D’Ambrosio si “giocano” le due maglie e teoricamente l’Inter avrebbe già sei centrali per tre posti. Senza fare mercato né in entrata né in uscita. Ma chi agirebbe da vice-de Vrij? Potrebbe farlo benissimo Godin, che perderebbe la titolarità in favore di Skriniar. O viceversa. Questione di gerarchie, ma soprattutto di investimenti: se esce Ranocchia, l’Inter probabilmente avrà bisogno di un nuovo centrale puro per completare il pacchetto arretrato. Un altro regista difensivo come l’olandese, possibilmente. Ovviamente affidabile.