Pioli, la Serie A e quel fastidio di vedere l’Inter in vetta alla classifica
L’Inter è in vetta alla classifica di Serie A con un +9 sul Milan, prima squadra inseguitrice. Ma, gli avversari e gli addetti ai lavori faticano a “digerire” questa situazione, accampando scuse invece di riconoscere i meriti altrui
FASTIDIO – L’Inter è prima in classifica in Serie A, con un buon vantaggio sul Milan secondo (+9) e sulla Juventus terza (+10), favorita ai nastri di partenza del torneo. La squadra nerazzurra è in vetta con merito: il distacco e la posizione di classifica sono frutto di un lavoro egregio di Conte, abile a ricompattare il gruppo dopo gli scossoni ad inizio anno ed incanalarlo in un percorso di crescita costante, per prestazioni e risultati. Ma, le inseguitrici ed alcuni addetti ai lavori, continuano a fare fatica a riconoscere i meriti della squadra nerazzurra, adducendo scuse e proponendo scenari fantastici, come Stefano Pioli, abbastanza discutibile nelle dichiarazioni arrivate al termine di Milan-Napoli (vedi dichiarazioni), dove ha chiesto di immaginare un’Inter senza Romelu Lukaku e Lautaro Martinez.
INESATTEZZE – Oltre al tema delle assenze evidenziato da Pioli (come se fosse una colpa avere una rosa integra, ndr) un altro dei temi ricorrenti è quello dell‘Inter, favorita nel percorso in Serie A, dall’eliminazione prematura in Champions League, che le ha permesso di giocare meno gare delle altre. Ennesima inesattezza di chi cerca di mistificare la realtà, per non riconoscere i meriti di allenatore e giocatori nerazzurri: dall’eliminazione in Champions, infatti, arrivata il 9 dicembre con lo 0-0 contro lo Shakhtar Donetsk, l’Inter ha giocato ventuno gare tra campionato e Coppa Italia. La Juventus? Ne ha disputate solo tre in più. Il Milan addirittura una. La verità, quindi, è un’altra.
DETERMINAZIONE – La verità è che, dall’uscita in Champions League, l’Inter ha trovato un nuovo assetto tattico, nuovi interpreti (su tutti il rilancio di Christian Eriksen) ed una nuova determinazione per cui ha giocato, ogni partita, con un’energia ed un furore agonistico che hanno determinato un distacco importante, in questo momento della stagione, sulle inseguitrici. Con buona pace di tutti i detrattori dei colori nerazzurri.