Nota tattica di Lazio-Inter: nuova impostazione col 4-4-2, purtroppo vana
Nota tattica, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Lazio-Inter parliamo delle novità in impostazione bassa.
LAZIO-INTER, NUOVA IMPOSTAZIONE – Il risultato finale della partita con la Lazio porterà a dimenticare l’andamento effettivo della gara. In particolare l’idea iniziale messa in campo da Simone Inzaghi, risultata davvero molto efficace. Il tecnico ha cambiato la sua impostazione bassa, messa in grande difficoltà in questi primi mesi. Sfruttando anche una nuova disposizione tattica.
MODULO DIVERSO – Inzaghi ha fatto di necessità virtù. Le assenze erano diverse e forse hanno spinto il tecnico a cercare qualcosa di nuovo. L’Inter a inizio gara si è disposta con il 4-4-2. Con Darmian, Skriniar, de Vrij e Bastoni in difesa davanti a Handanovic, Barella, Brozovic, Gagliardini e Dimarco a centrocampo e Perisic e Dzeko di punta. L’idea era quella di sfruttare l’ampiezza del campo contro il 4-3-3 di Maurizio Sarri. E ha funzionato, permettendo spesso ai nerazzurri di trovare gli uomini larghi in verticale, sia coi passaggi rasoterra sia con dei cambi di campo.
DOPPIO RUOLO – Il simbolo di questa idea è stato Bastoni. Il numero 95 è stato fondamentale per dare un nuovo sbocco alla prima impostazione. Nelle rimesse dal fondo il difensore affiancava Handanovic, ricevendo il pallone corto. A quel punto poi sceglieva se proseguire con la palla bassa sulla sinistra o se cambiare lato con un lancio lungo su Matteo Darmian. Per poi allargarsi da terzino. Questa è la mappa dei suoi passaggi presa da WhoScored:
Quelli in area rappresentano per lo più la prima impostazione di cui si parlava. Poi Bastoni andava ad allargarsi da terzino, arrivando anche a proporsi al cross in un paio di occasioni. Purtroppo, però, non è bastato per portare a casa dei punti da Lazio-Inter, visto l’amaro 3-1 finale.