Nota tattica di Inter-Napoli: azzurri arroccati in difesa, nessuna soluzione
“Nota tattica”, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Inter-Napoli parliamo della fase difensiva degli azzurri
DEFENSE FIRST – Gattuso ha preparato la sfida contro l’Inter in Coppa Italia mettendo in campo la sua specialità assoluta, vale a dire la fase difensiva. Gli azzurri a San Siro sono venuti con un’idea chiara, chiarissima: difendersi al massimo, con organizzazione e metodo. Un gioco non facile da mettere in campo, sia chiaro. La strategia ha pagato: gli uomini di Conte non sono riusciti a trovare il modo di abbattere questo muro difensivo.
NELLA PROPRIA META’ CAMPO – Per capire quanto il Napoli sia stato basso guardiamo la heatmap della squadra, presa dal report della Lega Serie A:
Gli azzurri nel primo tempo hanno tenuto il baricentro sui 46,55m, per abbassarlo ulteriormente sui 38,46m nel secondo. Una cosa simile a quanto fatto da Liverani col suo Lecce. Infatti come in quella partita la strategia ha funzionato. L’Inter col 57% di possesso, passato per il 54% nella metà campo avversaria, ha prodotto 10 tiri di cui 6 in porta. E perso, visto che il Napoli ha segnato col suo unico tiro nello specchio di Padelli. Per far capire la differenza nella mole di gioco pensate che de Vrij ha compltato 106 passaggi, il trio di centrocampo del Napoli Ruiz-Demme-Zielinski 131.
MERTENS A CENTROCAMPO – Ma diamo un altro elemento. Questa presa da SofaScore è la heatmap specifica di Mertens, vale a dire quello che nominalmente era il centravanti della formazione di Gattuso, l’uomo più avanzato:
Si legge da destra verso sinistra, non al contrario come sembrerebbe logico. L’attaccante ha come zona di maggior presenza quella appena prima della metà campo offensiva, ma dell’Inter.