Nota tattica di Inter-Fiorentina: due coppie d’attacco, entrambe sbagliate

Nota tattica, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Inter-Fiorentina parliamo delle coppie d’attacco scelte da Inzaghi.
COPPIA CHE NON FUZIONA – Commentare l’Inter degli ultimi mesi è simile al vecchio film sul “Giorno della marmotta”. A ogni partita le cose si ripetono uguali. Non ha fatto eccezione la Fiorentina. Simone Inzaghi infatti ha deciso di iniziare la gara con la solita coppia offensiva. Quella composta da Edin Dzeko e Lautaro Martinez. Che, guarda caso, hanno avuto lo stesso rendimento degli ultimi mesi. Anzi, verrebbe da dire di sempre, considerato come vanno le cose circa da ottobre ad analizzare i risultati sul campo.
ERRORE NEI TITOLARI – In Inter-Fiorentina Dzeko e Lautaro Martinez erano chiamati loro per primi a dare una svolta. Invece non hanno funzionato. Anzi, hanno fornito una delle loro peggiori prestazioni della stagione, per presenza generale. In due arrivano a 54 tocchi, 25 passaggi tentati, 1 tiro e 1 dribbling in 74 minuti. Una prova al limite dell’inquietante. Che dovrebbe mettere per sempre la parola fine alle loro esibizioni di coppia. Averli scelti in coppia quando si poteva attingere a tutti e quattro, forse cinque le punte è stato un errore specifico di Inzaghi. Che non contento ha deciso di compromettere ulteriormente la sua personale prestazione coi cambi.
E DI CONSEGUENZA NEI CAMBI – Il problema di partire con Dzeko e Lautaro Martinez infatti è che poi in panchina restano due seconde punte come Alexis Sanchez e Joaquin Correa. Più Felipe Caicedo, che però è ancora in ritardo e resta l’ultima risorsa. Il cambio delle punte al 74′ ha riaperto un file già visto in stagione. Inzaghi ha sostituito il bosniaco e l’argentino per Correa e Sanchez appunto. Passando da un attacco con due prime punte a uno con due seconde. Da troppo peso, solamente teorico, a troppo poco. Un errore che ha dato seguito a un altro. Due soluzioni sbagliate allo stesso problema. Che hanno fatto partire male l’Inter nei primi 74 minuti, e hanno tolto delle possibilità concrete negli ultimi 20.
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