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Inter sfogli(a) la lista dei profili a centrocampo: ecco tutti i possibili incastri

Inter costretta a tornare in fretta e furia sul mercato per sistemare il centrocampo di Inzaghi. Non è una notizia del 31 agosto ma la realtà dei fatti da circa due mesi. Solo che il tempo adesso stringe e trovare l’incastro perfetto, dopo le ultime complicazioni, diventa un’impresa

ULTIMO TASSELLO – Un po’ di confusione e troppe suggestioni caratterizzano le ultime 24 ore abbondanti di calciomercato in casa nerazzurra. L’Inter cerca un centrocampista. Anzi, Simone Inzaghi vuole un centrocampista. Più precisamente, Inzaghi vuole un “quinto” profilo da inserire nelle rotazioni alle spalle dei quattro titolari (Nicolò Barella, Hakan Calhanoglu, Davide Frattesi ed Henrikh Mkhitaryan, in rigoroso ordine alfabetico). Tenendo in rosa un “sesto” solo per far numero in emergenza. In pratica Kristjan Asllani, che già conosce il “ruolo” nelle gerarchie di Inzaghi. Tradotto in termini più pratici: l’obiettivo è sempre una mezzala – possibilmente mancina – con caratteristiche diverse da quelle di Stefano Sensi, che non dà garanzie. In modo ancora più sintetico: all’Inter manca l’alter ego del quasi 35enne Mkhitaryan, che difficilmente garantirà continuità di prestazioni ogni tre giorni senza poter rifiatare. Non c’è spazio fisico per un “settimo” centrocampista in rosa, che non sia il già presente Lucien Agoumé in esubero. Per il momento l’Inter tampona con la coppia Agoumé+Sensi, due in uno. Ovvero: un “mezzo” mediano strutturato fisicamente davanti alla difesa e un “mezzo” vice-Mkhitaryan da mezzala sinistra. Solo con l’uscita di uno o più centrocampista è possibile trovare un nuovo incastro. Ma chi? E soprattutto, come? Analizziamo tutti i nomi (ancora?) possibili e il relativo viavai necessario.

Inzaghi aspetta un nuovo centrocampista (tra tanti)

MEZZALA SPECIFICA – Avendo già chiare le coppie scelte da Inzaghi per la sua nuova Inter, è facile trovare una squadra a ciò che sta succedendo. Il profilo più interessante della Serie A nel ruolo di “quinto” come alter ego di Mkhitaryan è (era?) il classe 2002 serbo Lazar Samardzic (Udinese) ma ovviamente non con Asllani a fare il sesto né Sensi extra lista. Pista sfumata. Andando all’estero, invece, è più facile individuare un profilo specifico che completi il reparto aggiungendo le caratteristiche mancanti richieste da Inzaghi. Il primo nome sulla lista non può che essere il classe 2001 francese Khephren Thuram (Nizza), fratello del nerazzurro Marcus ma inaccessibile per i costi elevati. Seguendo lo stesso schema e ricordandosi di avere in rosa Sensi, il classe ’99 Boubakary Soumaré (Leicester City) può essere il giusto compromesso tra precise caratteristiche mancanti e possibili varianti tattiche. Operazione possibile in prestito, anche per evitargli di giocare – controvoglia – una stagione in Championship (la Serie B inglese, ndr). O no?


Stesso discorso o quasi per il compagno di squadra classe ’96 nigeriano Wilfred Ndidi, che essendo in scadenza di contratto non lascerà l’Inghilterra alle condizioni previste dall’Inter. Dallo stesso campionato sarebbe interessante far arrivare il classe 2002 argentino Carlos Alcaraz (Southampton), già seguito dall’Inter e poi perso per strada, ma sarebbe una scommessa da inquadare tatticamente. Si arriva così al classe ’96 francese Tanguy Ndombelé (Tottenham), campione d’Italia in carica dopo la stagione in prestito a Napoli ma non per questo sinonimo di garanzia. Trattativa semplice da chiudere in prestito ma solo come figurina da aggiungere al reparto di Inzaghi, non trattandosi di una prima scelta. Ma pescare tanto per pescare in Premier League, non sarebbe più stuzzicante provare a rilanciare il classe ’97 olandese Donny van de Beek (Manchester United), che può essere anche più convincente come alter ego di Mkhitaryan? Lo status di “ex promessa” è lo stesso di Ndombelé. E in questo caso (disperato) una figurina vale l’altra, ormai… E avrebbe più senso, soprattutto in caso di addio di Sensi. Troppo tardi? Forse sì.

Asllani “complica” i piani dell’Inter (last minute)

PROFILO IBRIDO – La mezzala ideale per completare il reparto non è l’unico pensiero nerazzurro in queste ore di fine mercato. Il vero problema dell’ormai ultim’ora in casa Inter è la posizione di Asllani, che gradirebbe più spazio. E se lo trovasse lontano da Milano, Inzaghi si ritroverebbe senza il vice-Calhanoglu in rosa. Ecco perché si parla del classe ’97 francese Maxime Lopez (Sassuolo), trascurando però l’obiettivo principale: la mezzala strutturata fisicamente. La partenza di Asllani, ovviamente in prestito, obbligherebbe l’Inter a un doppio colpo a centrocampo nel caso in cui non si riesca a trovare un profilo ibrido in grado di agire sia da vice-Calhanoglu sia da vice-Mkhitaryan. Ed ecco un’altra carrelata di nomi utili alla causa. I buoni rapporti sull’asse Monaco di Baviera-Milano potrebbero servire per ottenere il classe 2002 olandese Ryan Gravenberch (Bayern Monaco) in prestito secco ma sarebbe un innesto fin troppo ambizioso da “quinto” centrocampista. Anche in questo caso è troppo tardi: il Liverpool si è già portato avanti.


Il Liverpool, non il Genoa (come nel caso di Ndombelé e van der Beek…). Restando in Italia, il classe ’96 marocchino Sofyan Amrabat (Fiorentina) è l’unico profilo credibile che può permettere all’Inter di unire i puntini come auspicato da Inzaghi. Davanti alla difesa non agirebbe da regista ma darebbe più garanzie in copertura per lanciare gli esterni e soprattutto liberare le mezzali, permettendo a Calhanoglu di fungere da vice-Mkhitaryan in emergenza. Un’ipotesi complicata visto il contratto in scadenza e le proposte internazionali ma ipotizzare un rinnovo con scambio di prestiti last minute non sarebbe male… Impossibile? Alla vigilia della chiusura del calciomercato estivo tutto sembra tale ma i calciatori scontenti, se non trovano una sistemazione in tempo, sono un triplo problema. Meglio risolvere le grane in tempo e l’Inter può ancora mettersi a disposizione, soprattutto avendo Asllani e/o Sensi da piazzare. Altri club attendono…

Inter tra calciomercato ed equilibrio (low cost)

SOLUZIONE ESTREMA – Un acquisto sembra difficile, figuriamoci due. Eppure l’Inter non può ignorare questa ipotesi. E si sta preparando a tutte le eventualità. Che sia necessaria una partenza (Asllani), due (Sensi con Agoumé) o tre (tutti i precedenti, ndr) è un dettagli che non si può trascurare. Per una questione di equilibrio in rosa. Oltre che di bilancio. Del resto, per fare entrare un vero “quinto” è necessaria più di un’uscita. Non solo quella di Asllani in prestito o quella di Sensi. Una nuova mezzala stile Ndombelé convincerebbe Agoumé ad andare via in prestito ma anche lo stesso Sensi non avrebbe più motivo di restare (se fuori dalla lista UEFA, ndr). Un nuovo regista stile Maxime Lopez permetterebbe ad Asllani di giocare con più continuità altrove ma senza risolvere il problema principale in casa Inter, Agoumé permettendo. Doveroso, quindi, capire fin dove spingersi senza fare danni dopo aver perso – malamente? – il “treno” Samardzic.


Il centrocampo attuale è incompleto ma fino a dicembre può andare bene per le rotazioni di Inzaghi. Aggiungere tanto per aggiungere, solo per tutelarsi da eventuali infortuni (di Sensi ma non solo), serve a ben poco. Anche perché la soluzione è già a portata di mano: in caso di uscita di Agoumé, il classe ’91 argentino Roberto Pereyra è pronto a raggiungere Appiano Gentile da svincolato prima di accettare la corte altrui (il ritorno a Udine più che la Sampdoria, ndr). Non è la mezzala specifica richiesta da Inzaghi al posto di Sensi né il regista che permetterebbe ad Asllani di andare via in prestito? Esatto ma è un’occasione che si può cogliere sempre, anche a calciomercato chiuso eventualmente, specie se nessuno degli incastri ipotizzati vada in porto entro le ore 20:00 di venerdì 1° settembre 2023. Una conclusione non ottimale ma da considerare: prima di pensare a Maxime Lopez e/o Ndombelé bisogna ricordarsi di Asllani e Sensi in coppia con Agoumé. Una volta definite le uscite, le entrate potrebbero essere una conseguenza attraverso scambi “creativi” senza esborso… avendo comunque Pereyra come disperatissimo “paracadute” (a zero) solo per fare numero nel nuovo centrocampo di Inzaghi.

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