Inter, l’equivoco di Pinamonti: il bimbo prodigio diventato esubero conteso
Andrea Pinamonti è uno dei nomi caldi di questo mercato di gennaio. L’Inter conserva un diritto di riacquisto per una cifra vicina ai 20 milioni. Ma ci sono tantissime squadre su di lui e alcuni problemi burocratici gli impediscono di cambiare maglia. Al Genoa finora non ha brillato e in nerazzurro sembra esserci poco spazio per lui. L’obiettivo è evitare che faccia la fine delle tanti giovani meteore che hanno accarezzato la maglia nerazzurra.
INCOMPRESO – Andrea Pinamonti si trova al centro di un complesso equivoco, di mercato e di campo, che potrebbe segnarne la carriera. L’Inter lo ha ceduto al Genoa, dopo un anno di prestito al Frosinone, per dargli minutaggio e consentirgli di crescere all’ombra di un progetto florido e ambizioso. Ma la barca di Aurelio Andreazzoli è naufragata prima del previsto e il classe ’99 ha messo a segno soltanto un paio di reti. Il suo impiego, dopo una decisa flessione, ha subito un piccolo rialzo a seguito dell’infortunio al crociato occorso a Christian Kouamé. Ma i rossoblù si sono ritrovati in una situazione di classifica più che scomoda, dopo un doppio cambio di guida tecnica e l’arrivo di Davide Nicola in Liguria. A quel punto, i liguri hanno sfruttato la sessione di mercato invernale per accaparrarsi Mattia Destro, centravanti sulla via del tramonto ma con tanti anni di esperienza in Serie A.
SOLUZIONE CERCASI – In questo stato di cose, Pinamonti si ritrova nel bel mezzo di un equivoco. È conteso da diversi club di Serie A (Fiorentina ed Hellas Verona su tutti) ma non può muoversi da Genova per motivi di bilancio, che coinvolgono l’Inter, legati al discorso plusvalenze del club nerazzurro (QUI nel dettaglio). L’ex nerazzurro, tuttavia, avrebbe bisogno di fiducia e di mettere minuti nelle gambe, per evitare di ritrovarsi come molte ex meteore di scuola interista. Ecco perché, nell’interesse del ragazzo, anche il suo procuratore Mino Raiola si sta muovendo per trovargli la soluzione migliore (soprattutto in ottica futura). L’obiettivo è quello di evitare la trasformazione di un talento cristallino in uno scomodo esubero.