Inter, l’età conta. Undici anni dopo, aprire un nuovo ciclo è ora possibile
Analizzando l’età media di questa Inter e di quella dell’ultimo scudetto, emerge un dato lapalissiano sul futuro dell’undici nerazzurro.
FAST FORWARD – Dalle 16.51 circa di domenica 2 maggio 2021, non possiamo più rivolgerci all’Inter del Triplete come all’ultima che ha vinto lo scudetto. Da più di 24 ore, quella è la penultima formazione nerazzurra campione d’Italia. Le differenze tra le due rose, e in generale le due stagioni, sono tante (vedi focus), sarebbe ingeneroso e stucchevole forzare i confronti. Con il diciannovesimo scudetto, l’Inter non deve più guardare al passato, ma proiettarsi al futuro.
LINEA VERDE – E quindi la rosa di Antonio Conte è futuribile? Da ieri imperversano già le canoniche domande sulla possibile apertura di un ciclo. Che la squadra di José Mourinho aveva invece idealmente chiuso, anche per motivi anagrafici. Analizzando infatti le date di nascita degli undici titolari a Madrid il 22 maggio 2010, esce un’età media che sfiora i 31 anni. Applicando lo stesso calcolo all’Inter 2020/21 (con Christian Eriksen e Ivan Perisic titolari), la media si abbassa a 27,5. Con ben nove giocatori sotto i 30 anni, e quattro addirittura sotto i 25. Con un portiere più giovane (Samir Handanovic va per i 37) la media si abbasserebbe ancor di più, tra l’altro.
FUTURO – La rosa dell’Inter che alza al cielo il diciannovesimo scudetto ha quindi un futuro decisamente più radioso davanti a sé. Anche perché le aree di intervento sono proprio quelle che vedono gli unici due over30 ai blocchi di partenza: il portiere e l’esterno sinistro. Il mercato che verrà non sarà facile, la pandemia tiene i cordoni delle borse ancora piuttosto stretti. Ma, al contrario di quanto si dice (vedi articolo), l’Inter potrà pianificare il futuro prossimo senza pensare al sacrificio di qualche big. Semmai, il ricambio generazionale va implementato maggiormente nelle seconde linee, a partire da quelle difensive.