Conte in emergenza cambierà modulo contro lo Shakhtar Donetsk?
Conte con lo Shakhtar Donetsk dovrà gestire l’emergenza a centrocampo. Nelle sue idee c’è anche un cambio di modulo?
EMERGENZA – Conte per l’ultima partita del girone di Champions League deve fare i conti con l’emergenza a centrocampo. Una gara decisiva in cui il tecnico non può scegliere quello che secondo lui è il meglio, ma deve scendere a compromessi causa assenze. Per l’Inter un evento che si è ripetuto con costanza inquietante negli ultimi anni. Questo porterà a un cambio di modulo?
MANTENERE IL MODULO – Il problema è che Conte ha tre centrocampisti disponibili senza rischi, controindicazioni, se e ma. Parliamo di Gagliardini, Brozovic ed Eriksen. Un reparto fatto e finito, sulla carta. Con loro il tecnico può riproporre il 3-5-2 che nelle ultime partite ha ridato solidità alla squadra. Certo, va fatta la tara all’ormai consueto caso Eriksen. Il danese può adattarsi a fare l’interno? E se sì a destra o a sinistra? Il tecnico lo rilancerà da titolare dopo praticamente un mese e mezzo di inattività nerazzurra (Inter-Parma, 31 ottobre, ultima da titolare)? Dubbi legittimi, tanto che un cambio di modulo va considerato.
CAMBIAMENTI – Le opzioni per Conte non sono molte. Barella, Vidal e soprattutto Sensi non possono essere schierati senza una certa componente di rischio. Che condizionerebbe anche le prossime gare. Tornare al 3-4-1-2 è un’opzione? Chiaramente Sanchez sarebbe il trequartista titolare, tenendo Eriksen come possibile cambio a gara in corso. Un formazione a trazione anteriore. Forse troppo. In un modulo in cui l’Inter ha già dimostrato di sbilanciarsi anche senza tre punte vere in campo. Conte è di fronte a un dilemma. Che tanto per cambiare coinvolge Christian Eriksen in qualunque modo la si veda.