Calhanoglu, non solo gol e assist: il turco è cresciuto in fase difensiva
Hakan Calhanoglu ha fornito l’ennesima ottima prestazione in Inter-Verona. La crescita del centrocampista turco non si vede solo nei numeri offensivi: il lavoro difensivo è diventato di prim’ordine
NUMERI – La prima stagione di Hakan Calhanoglu con la maglia dell’Inter, ad oggi, può essere definita più che positiva. Il centrocampista turco, arrivato a parametro zero dal Milan, al suo arrivo aveva fatto alzare più di un sopracciglio nell’ambiente nerazzurro. Sfiducia subito smentita dal turco che, sin dalla prima giornata, ha offerto un contributo concreto alla squadra. E i numeri lo testimoniano: 7 gol( con due rigori pesantissimi contro Milan e Juventus) ed 8 assist in campionato. Ma, Calhanoglu, non è solo produzione offensiva: il turco è cresciuto anche in fase difensiva.
DIFESA – Il lavoro svolto da Calhanoglu in fase di non possesso è di prim’ordine. Il centrocampista, infatti, con il passare delle settimane, è cresciuto tantissimo sia per quello che concerne i movimenti in fase di non possesso, sia per l’efficacia nei contrasti, diventando un lontano parente del Calhanoglu “spaesato” di inizio stagione. Con Brozovic e Barella, il turco forma una delle cerniere di centrocampo più efficaci della Serie A. Calhanoglu, quindi, dal suo arrivo all’Inter, ha saputo migliorare un aspetto di gioco fondamentale richiesto per il suo “nuovo” ruolo. Anche ieri, in Inter-Verona, il turco ha recuperato ben 5 palloni, vincendo 5 contrasti, più di Barella, giocatore dalla più spiccata dote difensiva.