Brozovic, parabola all’Inter: dall’aereo per Siviglia a perno del futuro
Marcelo Brozovic è uno dei leader dell’Inter di Antonio Conte. Il croato è il fulcro della manovra e, dopo i primi anni difficili e con un’addio che sembrava scontato, è diventato un punto di riferimento per tutta la squadra. Il futuro si baserà anche su di lui (vedi qui): ecco come è avvenuta la trasformazione di Epic Brozo.
PRIMA – Chiamatele sliding doors. O chiamatele più semplicemente circostanze, ripensamenti, intuizioni. Marcelo Brozovic, arrivato nel gennaio 2015 dalla Dinamo Zagabria con la nomea di promettente centrocampista, era a un passo dal lasciare l’Inter. Le rosee premesse erano sparite, oscurate da prestazioni opache, scariche e svogliate. Qualche lampo di talento si faceva intravedere qua e là, ma la scintilla non era scoppiata. L’avventura del croato sembrava al capolinea, il biglietto aereo di sola andata per Siviglia, nel gennaio 2018, era già stato acquistato. Ma la storia può cambiare anche quando sembra già scritta.
DOPO – Brozovic rimase all’Inter. Perchè? A bloccare tutto fu Luciano Spalletti. A centrocampo la coperta era corta, un addio del croato sarebbe stato troppo rischioso. E qui il croato passò dall’essere un ricambio a diventare il perno della nuova Inter: il tecnico lo schierò davanti alla difesa dopo anni passati a vagare tra tutte le altre posizioni del centrocampo. E Brozo diventò finalmente Epic. Il nuovo ruolo diede al croato una responsabilità mai avuta prima: la squadra ha iniziato ad affidarsi a lui, lui non ha mai deluso la squadra. Al punto da diventare uno dei leader dei nerazzurri: Antonio Conte lo ha capito e non ha mai rinunciato all’ex giocatore opaco, scarico e svogliato. E Brozovic è il presente ma anche il futuro.