Barella torna dottor Jekyll? In Inter-Porto chiamato all’esame definitivo
Nicolò Barella ha messo da parte il nervosismo contro l’Udinese. Inter-Porto (mercoledì alle 20.45) rappresenta un banco di prova fondamentale per lui.
CAMBIO DI APPROCCIO – Nicolò Barella è stato protagonista dell’ultima settimana dell’Inter. E non per i motivi più felici. Lo screzio sul campo della Sampdoria, con il compagno Romelu Lukaku, ha fatto discutere a lungo. Nonostante la rapida archiviazione del fatto, tanto da Simone Inzaghi quanto dall’attaccante belga. In casa nerazzurra non piace il nervosismo che spesso contraddistingue il numero 23. Che troppo spesso spreca energie mentali e poi fisiche dietro a polemiche inutili. Che nel peggiore dei casi diventano dannose, togliendo lucidità al suo gioco e indebolendo il suo impatto in campo. Il messaggio a Barella è però giunto chiaro. Tanto che sabato, nel 3-1 all’Udinese, il sardo ha fornito una prestazione solida e concentrata, seppur non brillante. Un ottimo segnale in vista del principale impegno stagionale dell’Inter.
ALZARE IL LIVELLO – Inter-Porto di mercoledì è l’appuntamento chiave del calendario nerazzurro. Non perché la società veda come un fallimento un’eventuale eliminazione agli ottavi di Champions League. Ma perché fatto 30, la tentazione di fare 31 ed entrare nei primi otto club europei è forte e legittima. E per riuscire a superare i portoghesi – tutt’altro che agili – Inzaghi dovrà avere il suo undici al meglio. Compreso proprio Barella, che in Europa ha già dimostrato di saper fare la differenza (citofonare al Camp Nou per le referenze). Il centrocampista dovrà rimanere dottor Jekyll in entrambe le sfide col Porto. Focalizzandosi sulla squadra e sui 180 minuti disponibili. Senza abbandonarsi a leziosità o, peggio ancora, a isterismi potenzialmente dannosi. Dimostrando, anzi confermando il livello da top centrocampista europeo.
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