Barella è onnipresente: il pilastro del centrocampo dell’Inter è lui
Nicolò Barella serve un’altra prestazione di impressionante quantità in Inter-Bayer Leverkusen. Ecco perché il centrocampista classe 1997 è imprescindibile per la squadra di Conte.
UBIQUITÀ – Nicolò Barella continua a contribuire con imbarazzante quantità alle prestazioni in maglia Inter. Il centrocampista ex Cagliari ha trovato la prima rete in Europa League, con un bel tiro di esterno contro il Bayer Leverkusen. Ma la rete è solo il giusto premio per lo straordinario periodo che il classe 1997 sta attraversando. Barella rappresenta l’emanazione di Antonio Conte in campo. È il centrocampista perfetto per la quantità che il tecnico richiede a centrocampo, ma non va ridimensionato. Barella è molto più che chilometri e intensità. E lo ha detto anche Romelu Lukaku, al termine della sfida di ieri.
DUBBI – Uno dei principali dubbi che aleggiavano lo scorso anno attorno al suo acquisto riguardava la prolificità offensiva. Ma Barella respinge al mittente ogni critica: 4 reti stagionali, una per ogni competizione. Oltretutto, reti mai banali. Dal colpo in mischia contro lo Slavia Praga all’esterno à la Quaresma col Bayer Leverkusen, Barella ha piazzato altre due reti di pregevolissima fattura. Memorabili il tiro a giro da 25 metri che vale la vittoria contro il Verona in A, e il destro al volo da fuori area contro la Fiorentina, in Coppa Italia. Tuttavia non sono i gol il principale criterio di scelta che ha convinto l’Inter a investire 37 milioni di euro più altri 12 di bonus.
LEGAME – Questa è forse la parola più corretta per descrivere il calcio di Barella. Il centrocampista è un giocatore altamente associativo, che sa giocare benissimo coi compagni. In primis, con Marcelo Brozovic, il compagno più presente nella mediana nerazzurra. Ma anche con tutti gli altri compagni, per i quali Barella è il legante fondamentale nelle trame di gioco. Il numero 23 è una dinamo costante, che difficilmente lascia buchi, e che in ogni caso si sbatte per chiuderli. A dimostrazione di questo, la foga con cui ieri ha recuperato un pallone al 90′, sull’out mancino. Ma è anche un giocatore con un’ottima pulizia tecnica: ai 4 gol vanno infatti aggiunti 6 assist, e una precisione dell’83,6% nei passaggi (dati presi da WhoScored).
ENTUSIASMO – Definire “entusiasta” l’approccio alla partita di Barella potrebbe essere fuorviante. Perché non si può trascurare la baldanza (eufemismo) dei suoi interventi, che gli sono valsi 14 ammonizioni in stagione. Ma anche questi sono una diretta sfumatura di come Barella vive il calcio. In modo crudo, viscerale, con un entusiasmo quasi infantile. Ed è forse questo l’aspetto migliore di Barella. Una forza mentale sorprendente per i suoi 23 anni, che gli ha permesso di affrontare con leggerezza anche il grave infortunio di novembre al ginocchio.
FUTURO – Nel complesso, la prima stagione di Barella con la maglia dell’Inter è straordinariamente positiva. Ad oggi, la sensazione è che l’unico vero insostituibile del centrocampo nerazzurro sia lui. Un giocatore che ogni tifoso dell’Inter spera di avere sempre, nel centrocampo della sua squadra. E la giovane età gioca molto a suo favore: i presupposti per una lunga e vincente permanenza in nerazzurro ci sono tutti.