Giraudo insiste su Calciopoli: ennesimo ricorso alla corte
Antonio Giraudo insiste su Calciopoli e presenta l’ennesimo ricorso, questa volta alla Corte Europea dei diritti dell’uomo. La questione riguarda l’ipotesi che siano stati violati i suoi diritti nei processi a cui è stato sottoposto in seguito allo scandalo
Secondo il Corriere della Sera Antonio Giraudo, amministratore delegato della Juventus coinvolto nello scandalo Calciopoli e in base a questo squalificato e poi radiato a vita, ha presentato un ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’uomo. Secondo la difesa di Giraudo l’Italia avrebbe violato l’articolo 6 della Convenzione avendo consentito alla Federcalcio di creare giurisdizioni disciplinari contro la legge che hanno lasciato all’imputato un periodo di tempo troppo breve per predisporre difese adeguate. Si accusa l’Italia di aver anche di aver sottoposto queste giurisdizioni disciplinari alla stessa autorità, ovvero il presidente della FIGC, a cui era sottoposta la procura. La Corte dovrà anche decidere se sarà stata violato dall’Italia il principio della durata ragionevole di un processo, tenendo conto che i vari procedimenti in cui è stato coinvolto Giraudo sono durati più di 13 anni.