ESCLUSIVA IN – Cucchi: «Inter, scudetto ha rotto muro! Conte-Mourinho? Molto simili»
Riccardo Cucchi, uno dei più apprezzati giornalisti italiani, è stato ospite di “ASK IN”, appuntamento settimanale con la redazione di Inter-News.it. Ecco un’altra parte del suo lungo intervento (qui la prima).
MAL COMUNE – Riccardo Cucchi ridimensiona i problemi finanziari che sta attraversando l’Inter. Non per gravità, ma perché la crisi coinvolge tutti i grandi club. Le sue parole: «Il problema non è solo dell’Inter, ma del calcio italiano, europeo. La crisi finanziaria sta coinvolgendo gran parte delle società. Il tema è quello di rendere compatibile il calcio con i progetti finanziari. Mi sorprende che si possa pensare che sia soltanto dell’Inter questo problema. Che riguarda la capacità di leggere il futuro. Sono assolutamente contrario dalla Superlega, ma quello sollevato dalla Superlega è il tema».
CICLO – Cucchi è inoltre convinto che questa squadra non smetterà di vincere: «Aprire un ciclo dopo lo Scudetto? Secondo me è possibile. Ha dimostrato, con questo straordinario Scudetto, di essere una squadra fortissima. Molto del merito va ad Antonio Conte, ma sarebbe ingiusto non dare i meriti anche alla società. Il ciclo sarà possibile aprirlo a condizione che gli altri non si rafforzino. Ma, in linea generale, per l’organico che ha l’Inter, può aprire un ciclo».
EUROPA – Cucchi vede anche la possibilità che l’Inter possa avere un futuro più roseo in Champions League. E a favorirlo sarà proprio la vittoria del diciannovesimo Scudetto: «Si è rotto un muro, la conquista dello Scudetto ha riportato convinzione. Sono i successi che aiutano a crescere. Credo che l’Inter affronterà la Champions League in modo diverso. Voglio però dire una cosa: si dice che il gioco dell’Inter non si adatti al calcio europeo. Credo che il campo però abbia dato risposte diverse, guardate il Manchester City com’è arrivato in finale. Non è vero che per vincere bisogna giocare un calcio offensivo: bisogna giocare un calcio efficace ed equilibrato».
MERCATO – Cucchi sfiora solo il tema mercato, ma ci tiene a chiarire la sua opinione sul ruolo dei procuratori: «Alessandro Bastoni? Spero che le notizie di mercato di questi giorni non siano veritiere (vedi articolo). Gli agenti hanno un po’ scocciato, lo dico con sincerità. L’agente sta prevalendo sulla società e sui calciatori: è un ruolo che deve essere necessariamente ridimensionato. Anche gli agenti dovranno abbassare le loro pretese, serve un calmieramento dei costi a livello generale: la crisi riguarda tutti i grandi club».
PESI MASSIMI – Cucchi racconta poi le differenze tra Antonio Conte e José Mourinho, che con ogni probabilità torneranno a sfidarsi nella prossima stagione: «Sono due personalità con molti punti in contatto. La capacità di motivare, il temperamento, l’aggressività agonistica e anche la capacità di sorprendere i media. C’è una differenza sostanziale dal punto di vista della comunicazione: Conte è sincero, a volte dice quello che non dovrebbe dire. Mourinho è molto più abile, dice quello che deve dire e ci pensa prima. L’agenda ce l’ha lui in mano: ci spiazzava ogni volta in conferenza stampa».