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L’Inter ha fatto il suo dovere: vincere. E ne spazza via due

Vincendo contro il Frosinone ieri per 2-0, l’Inter ha completato un percorso netto da sosta a sosta: sei successi su altrettante partite. Ora c’è un altro stop per le nazionali, dove servirà mantenere il ritmo.

AL MEGLIO – L’eurogol da centrocampo di Federico Dimarco non ha solo aperto Inter-Frosinone, ma anche chiuso un gran filotto. Tra la sosta di ottobre e quella appena iniziata sei partite, quattro in Serie A e due in Champions League: tutte vinte. La squadra di Simone Inzaghi non poteva fare meglio, mantenendo la vetta della classifica e chiudendo in anticipo il discorso qualificazione in Europa. Adesso c’è la possibilità di staccare qualche giorno, sempre dando uno sguardo ai sedici nazionali sperando che nessuno abbia problemi fisici. Poi si riprenderà con un obiettivo ben preciso: il derby d’Italia contro la Juventus di domenica 26 all’Allianz Stadium. La partita delle partite, da vincere per tanti motivi.

ARRIVARCI AL MEGLIO – Un mese (ma anche una settimana) fa, l’Inter aveva un obiettivo immediato: arrivare a Torino davanti in classifica. C’è riuscita, ma non è stato semplice perché la Juventus ha tenuto il ritmo e in certi casi passato una notte in testa attendendo la risposta nerazzurra. Anche Massimiliano Allegri e i suoi arrivano in forma, al netto di questioni come l’infortunio di Manuel Locatelli. Ora però i bianconeri saranno costretti a cambiare la loro classica tattica di aspettare e colpire sull’unica occasione, il “corto muso” che tanto ha funzionato in queste partite. Dovrà anzi approfittarne l’Inter, sapendo che la Juventus avrà l’obbligo di vincere e potendo spostare la pressione sul lato avversario. Anche perché, per chi ha visto le partite dei giocatori di Allegri, la qualità del calcio espresso non è minimamente paragonabile a quella di Inzaghi. E c’è un ulteriore tranquillità: poter gestire il vantaggio.

PRIMO STRAPPO – C’è un motivo per il quale l’Inter può gestire: lo stacco netto in classifica. In appena dodici giornate il disastrato Milan è ora a -8, il Napoli ancora più giù a -10. E si attende proprio in queste ore l’ufficialità dell’esonero di Rudi Garcia, il cui destino è segnato dopo la sconfitta di ieri contro l’Empoli. Di avversarie non ce ne sono (quasi) più, il passo l’ha tenuto solo la Juventus. Cosa che rende il derby d’Italia fra tredici giorni ancor più decisivo. Vero che siamo solo a un terzo di campionato, ma mettere già più di una partita di vantaggio sulla prima inseguitrice vorrebbe dire tanto. Anche a livello mentale. Aver spazzato via Milan e Napoli dalla corsa per il titolo, salvo improbabili rimonte, dà all’Inter la possibilità di soffermarsi solo su un avversario. Quello storico, da dover tenere dietro sì o sì. Soprattutto domenica 26.

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