Inter, da Verona a Milano cambia tutto. Allora buona ePasqua 2020 a tutti
Nell’ultimo mese la vita degli italiani è stata stravolta dall’emergenza Coronavirus. Anche il mondo del calcio sta pagando le conseguenze del Covid-19, sia per i protagonisti sia per gli spettatori. Ne sanno qualcosa i tifosi dell’Inter, che alla vigilia di Pasqua hanno dovuto “modificare” l’appuntamento previsto da calendario. Niente trasferta, si tifa in casa
UN SABATO DIVERSO – Alla vigilia di Pasqua 2020, il calendario della Serie A 2019/20 offriva una sfida sicuramente non semplice ma nemmeno così complicata come altre in programma. Hellas Verona-Inter. La squadra di Antonio Conte avrebbe giocato – probabilmente – altre chance scudetto in quel di Verona. Oggi non è successo niente di tutto ciò. Invece, questo sabato 11 aprile è stato caratterizzato da un’altra sfida. Casalinga. Anzi, più casalinga di così non si può. Inter-Milan. Non è Derby di Milano, è eDerby di Milano. Perché non è sport, è eSport. Non è nemmeno calcio, forse neppure eCalcio, ma è quello che ci offre questo periodo storico. Niente 31ª giornata, si resta a casa sul divano a tifare seguendo uno spettacolo diverso da quello a cui siamo abituati.
FINALMENTE UN PUNTO – Il protagonista interista di questo primo eDerby giocato su PES 2020 è stato Sebastiano Esposito, auto-schieratosi in un 3-4-1-2 che Conte – in condizioni normali – non avrebbe mai minimamente ipotizzato per una sfida simile. L’avversario milanista è stato Rafael Leao, titolare di fianco al grande ex Zlatan Ibrahimovic nel 4-4-2 rossonero. Nel 2-2 finale in gol proprio Rafael Leao e Ibrahimovic per il Milan, in mezzo le reti di Romelu Lukaku e Lautaro Martinez per l’Inter. In palio nulla, né lo scudetto né il piazzamento in Europa. Per il Milan c’è la soddisfazione (virtuale) di aver preso un punto, dopo le due sconfitte (reali) di questa stagione. Poi nulla più, giusto qualche minuto di svago su DAZN rispetto alla triste quotidianità che ci circonda.
REALE VS. VIRTUALE – Nonostante il tentativo coraggioso, una partita di eSport non potrà mai sostituire le emozioni di una gara reale. Non me ne vogliano i giocatori digitali, ma si parla di tutt’altra cosa. La diatriba tra il mondo reale e quello digitale continuerà a condizionare i nostri giorni, come se fosse una puntata di “Ciao Darwin”. Nello sport però non può essere così. E non sarà così. Lo sviluppo degli eSport è parallelo a quello dello sport di riferimento, pertanto non possiamo fare altro che aspettare tempi migliori per rivivere le emozioni provate fino a qualche settimana fa. Torneranno i tempi delle partite da 90′ e più sull’erba verde. Torneranno i tempi degli stadi pieni, questo con un po’ di pazienza. Per ora, però, ci adattiamo a quello che offre questo folle 2020.
PASQUA PER RIPARTIRE – Da ieri l’Italia è ufficialmente in lockdown fino al 3 maggio. Non sappiamo ancora se questa deadline vedrà un’altra proroga a posticipare la ripartenza del Paese. Anzi, è ipotizzabile che a ripartire siano solo alcuni settori. E solo alcune regioni, per il momento. Lo sport, e nello specifico il calcio professionistico, potrebbe attendere ancora senza un via libera condiviso. Forse arriverà a breve la data per riprendere gli allenamenti, ma non ancora quella delle partite (a porte chiuse). Inoltre, in Lombardia si potrebbe aspettare più a lungo. Prima di rivedere l’Inter a San Siro, e quindi un Derby di Milano reale, passerà ancora un po’ di tempo. Magari – da calendario – anche un anno, chissà. Accettata questa dura realtà, questo weekend pasquale non può essere vissuto abbattendosi ulteriormente. Bisogna porre le basi per ripartire e trovare un po’ di fiducia, sebbene sembri un’impresa ardua. Intanto buona Pasqua. Anzi, buona ePasqua a tutti.