Nainggolan al Cagliari unica soluzione: per soddisfare l’Inter c’è una strada
Nainggolan può tornare al Cagliari entro il 5 ottobre. Dalla Sardegna più volte il nome del centrocampista dell’Inter è stato rilanciato, dagli stessi dirigenti rossoblù e dal tecnico Di Francesco. Per far sì che l’affare vada in porto, però, è necessario qualcosa di più rispetto al semplice prestito di un anno fa.
TRATTATIVA DIFFERENTE – Radja Nainggolan l’anno scorso si è trasferito al Cagliari in prestito gratuito. L’Inter ha risparmiato soltanto parte dell’ingaggio, da quattro milioni e mezzo netti a stagione, ma non ha incassato nulla per il ritorno del belga in rossoblù. Ieri la trattativa è ripresa e con buone possibilità di una conclusione rapida (vedi articolo). Con l’arrivo di Arturo Vidal è evidente che gli spazi per Nainggolan si riducano, quindi un’intesa sarebbe utile per tutti e lui accetta solo Cagliari. Non potrà, tuttavia, essere un’operazione identica a quanto avvenuto quattordici mesi fa: c’è da cambiare la formula.
COME ACCORDARSI? – Che Nainggolan torni al Cagliari in prestito è probabile, ma non gratis. Tommaso Giulini, a inizio settembre, ci aveva già provato: no secco dell’Inter. Le discussioni sono però proseguite, chiudendo per Diego Godin per il quale l’ufficialità e l’arrivo in Sardegna sono previste per oggi. Sul belga il discorso è semplice: preso due anni fa dalla Roma per trentotto milioni (con Davide Santon valutato nove milioni e mezzo e Nicolò Zaniolo quattro e mezzo, quindi pagando ventiquattro milioni “cash”), è ora a bilancio per circa diciannove, avendo firmato un contratto quadriennale. Un prestito con diritto, o ancora meglio obbligo di riscatto, rinvierebbe di un anno il trasferimento a titolo definitivo (scontato: vuole chiudere la carriera in Sardegna) permettendolo a cifre più basse, circa dieci milioni, evitando una minusvalenza. Questa è la strada per Nainggolan al Cagliari: con l’Inter le possibilità di chiudere entro fine mercato ci sono.