Icardi, Wanda “nega” convocazione Inter! Da rivedere 3 punti per il sì – SM
Icardi a breve avrà sottomano la prima ufficiale proposta di rinnovo dell’Inter: come riportato da “Sport Mediaset”, la dirigenza vedrà Wanda per tagliare la forbice tra la proposta pensata e la richiesta ormai nota, anche se servirà tempo e pazienza perché i punti da sistemare sono molteplici
APPUNTAMENTO IN SEDE – Archiviato il passaggio del turno in Coppa Italia e in attesa dell’inizio del girone di ritorno in Serie A, in questa settimana andrà in scena l’incontro tra la dirigenza dell’Inter e Wanda Nara per discutere del rinnovo di Mauro Icardi, il cui contratto va rivisto in più punti. Nonostante ciò, dall’entourage di Icardi filtra un no, ovvero che non è arrivata nessuna convocazione da parte dell’Inter per il rinnovo di Icardi. In realtà la convocazione è arrivata per domani, ma Wanda aspetta ugualmente conferme ufficiali dall’Inter perché non ha fretta.
DUE FASI DEL RINNOVO – A parte questo ennesimo gioco delle parti, la trattativa sta entrando davvero nel vivo: da una parte l’Inter con Beppe Marotta e Piero Ausilio, dall’altro l’entourage di Icardi guidato dalla moglie-agente Wanda. Infatti, lo studio legale che segue le pratiche contrattuali di Icardi entrerà in gioco solo dopo che Wanda avrà gestito e definito gli accordi con l’Inter sul prossimo contratto del marito-assistito, successivamente si passerà ai contratti, nero su bianco. Sul piatto, oltre all’adeguamento dell’ingaggio (parte fissa e variabile), anche la clausola rescissoria, pochi dubbi invece sulla durata del nuovo accordo.
DOMANDA E OFFERTA – L’attuale contratto di Icardi con l’Inter prevede: ingaggio fisso di 4.5 milioni di euro che può arrivare fino a 5.3 grazie ai bonus; clausola fissata a 110 milioni e valida solo per l’estero fino a metà luglio; durata fino al 30 giugno 2021. La richiesta di Icardi è 9 milioni a stagione fino al 2023, inoltre Wanda vuole confermare la clausola. Al contrario, la proposta dell’Inter parte da 6 milioni più bonus fino al 2023, ma eliminando la clausola. Nonostante queste iniziali divergenze, le prossime settimane dovrebbero portare all’accordo tra le parti, reciprocamente soddisfatte (magari a metà strada, ndr).
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