Mkhitaryan generoso, in Inter-Lazio lezione gratuita per 94 minuti
Henrikh Mkhitaryan è uno dei migliori in campo in Inter-Lazio (3-0), semifinale della Supercoppa Italiana 2023. L’armeno serve l’assist per il 3-0 finale di Davide Frattesi, ma è solo l’highlight più luminoso di una prestazione totale.
PROFESSORE IN CAMPO – Inter-Lazio di ieri è una lezione di calcio, l’ennesima, che Simone Inzaghi rifila al collega Maurizio Sarri. E trovare un vero migliore in campo nei nerazzurri è difficile. Il premio assegnato a Nicolò Barella poteva comodamente andare a Federico Dimarco, Hakan Calhanoglu, Lautaro Martinez o Marcus Thuram. O anche a Henrikh Mkhitaryan. Che di tutti i compagni sopra citati è il più silenzioso e il meno evidente nel corso della gara. Ma che ancora una volta offre una lezione magistrale da professore di calcio quale è. Rispondendo a modo suo a chi ancora si chiede perché giochi così tanto.
MOTORE INVISIBILE – Mkhitaryan è il vero termometro dello stato di salute del centrocampo e in generale di tutta l’Inter. Se lui gira a pieno regime, allora tutta la squadra ne beneficia. L’armeno va come un treno in lungo e in largo per il campo dello Stadio dell’Università Re Sa’ud di Riyadh. E infatti è il nerazzurro che corre di più in Inter-Lazio, con 11,577 km accumulati secondo il report ufficiale della Lega Serie A. Una condizione fisica smagliante che gli permette di dispensare calcio in ogni zona del terreno. Nel corso della gara tocca 62 palloni, realizzando 42 passaggi (91% di precisione) di cui 27 in avanti. E dai suoi piedi nascono 3 occasioni da gol: 2 sono suoi tentativi verso la porta biancoceleste, uno è l’assist finale per Davide Frattesi. Una prestazione semplicemente sontuosa di Mkhitaryan, che per gradire aggiunge anche 7 recuperi (il dato più alto in assoluto), dimostrandosi fondamentale in ogni frangente del gioco.