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Inzaghi: «Inter, vogliamo fare la storia! Testa e cuore. Mkhitaryan…»

Per Inzaghi dichiarazioni della vigilia in conferenza stampa, in vista della finale di Champions League Manchester City-Inter. Ecco come l’allenatore ha presentato la partitissima di Istanbul, qui la diretta con i tre giocatori con lui (Calhanoglu, Darmian e Lautaro Martinez).

CONFERENZA INZAGHI – Questa la conferenza stampa di Simone Inzaghi alla vigilia di Manchester City-Inter.

La storia del calcio è piena di squadre che hanno sovvertito i pronostici, cosa ha detto ai suoi?

Noi chiaramente sappiamo domani il tipo di partita che dovremo fare. Sappiamo che il Manchester City è la squadra in questo momento più forte al mondo, l’ha dimostrato anche nelle pochissime sconfitte che ha avuto. Ma sappiamo il percorso che abbiamo fatto, siamo orgogliosi di essere arrivati fin qua e faremo di tutto per fare una partita di una concentrazione incredibile, sapendo che dovremo limitare gli errori e fare il massimo per affrontare una squadra molto forte.

L’Inter è rappresentativa della parabola di Inzaghi: tante volte è stata depennata, dicendo che non doveva essere qua. Questo essere oltre gli sfavoriti vi ha uniti ancora di più?

Assolutamente. Io lo dicevo anche ad altri vostri colleghi dopo Torino: domani sarà la cinquantasettesima partita per noi. Un percorso lunghissimo, sicuramente sono le prime cinquantasei che ci hanno permesso di arrivare alla partita di domani. Abbiamo avuto momenti difficili, dove siamo cresciuti ancora di più. Siamo passati attraverso sconfitte meritate e non, abbiamo perso giocatori importanti per tanto tempo ma i ragazzi sono stati bravissimi. Ci abbiamo messo impegno forte e questo ci ha portati qui a Istanbul. Nell’ultimo periodo, dopo aver conquistato la finale di Champions League, abbiamo avuto poco tempo per pensare a quello che avevamo fatto perché c’era una qualificazione in Champions League da conquistare e una finale di Coppa Italia. Ora siamo concentratissimi, cercheremo di lottare centimetro dopo centimetro.

Per Inzaghi la chiave della finale sarà a centrocampo?

Il centrocampo sarà molto importante, però al di là del centrocampo io penso che domani saranno molto importanti le gambe, la testa e il cuore. Le gambe saranno importantissime per fare quella corsa in più, la testa sarà fondamentale per tenerci lucidi. Il cuore è quello che ti fa trovare in certi momenti delle energie che nemmeno pensi di avere.

Domani partita per scrivere la storia?

Assolutamente sì. Domani abbiamo una grandissima opportunità per scrivere la storia del nostro club. Sappiamo che sarà difficilissimo ma ci proveremo, “insieme” è la parola che ci ha portati fin qua e insieme cercheremo di finire bene domani.

Filippo Inzaghi ha detto che non dormirai stanotte, pensi di poter chiudere il cerchio visto che lui ha vinto le finali?

Vedo serenità. Chiaramente più l’appuntamento si avvicina più la tensione sale, sappiamo domani cosa rappresenta questa partita per il mondo Inter, la società e i nostri splendidi tifosi che ci hanno accompagnato tutta la stagione. Non siamo mai stati soli, i derby sono l’emblema ma non dimentico le trasferte di Plzen, Porto e Lisbona. Chiaramente quella corsa e sacrificio in più la dobbiamo fare per la nostra società e i nostri tifosi.

Com’è riuscito a mantenere questo clima che ha portato risultati buoni?

Chiaramente ho la fortuna di allenare un gruppo di uomini veri, che non cambierei con nessuno. Questa rosa che ho a disposizione sono venti mesi che mi dà grandissime soddisfazioni e gioie, penso che le abbiamo regalate anche alla nostra società e ai nostri tifosi. C’è responsabilità per la partita che andremo a fare, i ragazzi si sono allenati nel migliore dei modi. Mkhitaryan e Correa sembrano essere in difesa, oggi avremo l’ultimo allenamento allo stadio mentre domani il risveglio muscolare.

Ha letto gli elogi di Zhang? Mkhitaryan può partire dall’inizio così come Lukaku?

Oggi c’è l’ultimo allenamento. Mkhitaryan ieri ha fatto il primo completo dopo ventidue giorni, ci sono buone sensazioni e dovrò decidere se usarlo dall’inizio o a partita in corso. Per quanto riguarda il presidente mi fanno piacere le sue parole ma anche che sono state delle non tanto ieri, quanto nel nostro percorso con momenti difficili. Le sue chiamate hanno sempre dato forza a me e al mio staff, perché poi trasferivo tutto a loro.

Inzaghi, cosa dirà ai difensori per marcare Haaland?

Chiaramente sappiamo la forza del Manchester City, sappiamo la forza di Haaland. Chiaramente sarà un osservato speciale, come tutti i giocatori loro, però è un giocatore d’attacco. Abbiamo predisposto qualcosa, però sarà tutta l’Inter che si dovrà difendere. Dovrà essere brava a limitare non solo Haaland ma tutto il Manchester City.

Avete preparato qualcosa sui rigori?

Chiaramente, per quanto riguarda i rigori, li abbiamo provati sempre durante l’anno e li proveremo anche oggi. Sicuramente c’è grandissima attenzione. Per quanto riguarda il Manchester City la difesa è solida, in campionato ha concesso pochissimo e anche nelle coppe. Ultimamente stanno difendendo in un modo e costruendo in un altro, ma al di là dei moduli sappiamo che il Manchester City è una grande squadra. Bisognerà fare la partita che serve in finale.

Questa finale può essere un punto di svolta per il calcio italiano?

Beh, quello è naturale. Sarebbe importante per tutto il calcio italiano, per tutto il nostro movimento. Chiaramente sono molto dispiaciuto per la Roma e la Fiorentina, che hanno fatto a parer mio due ottime partite ma hanno perso. Ora ci siamo noi domani col Manchester City, ma indipendentemente da come finirà la nostra partita e dalle altre due finali credo sia stato fatto un grandissimo traguardo. Era tantissimo che non riusciva a un’italiana di arrivare a una finale europea, adesso ci siamo riusciti con tre.

Inzaghi, cosa ha detto ai giocatori?

Chiaramente ho la fortuna di allenare giocatori che sanno giocare queste partite. Non abbiamo giocatori che hanno giocato finali di Champions League, uguale l’allenatore, però hanno giocato partite importanti. Abbiamo campioni del Mondo e d’Europa, dei giovani con grande esperienza. Dovremo gestire i particolari perché sono quelli che faranno la differenza, dovremo essere bravi domani.

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