Capuano: «Se va via Bastoni l’Inter poi sacrifica Barella! Suning problema»
Capuano se la prende con Suning per la gestione dell’Inter e la troppa facilità nel cedere i big. Ospite di Calciomercato Weekend su Sportitalia, il giornalista ritiene che l’addio di Bastoni anticiperebbe quello di Barella.
BASTA SACRIFICI! – A Giovanni Capuano non piacciono le mosse della proprietà dell’Inter: «Il macro problema è Suning. Io penso che Alessandro Bastoni, assieme a Nicolò Barella, sia uno dei due da non toccare in caso di uscita. Io sacrificherei Lautaro Martinez piuttosto che Bastoni, noi diamo per scontato che ne debba sacrificare uno ma se la società sacrifica Bastoni vuol dire che l’anno prossimo sacrifica Barella. Uno come Lautaro Martinez, che si è preso delle pause anche quest’anno costate punti, lo puoi sostituire mentre uno come Bastoni no».
GLI INGRESSI – A prescindere da Bastoni l’Inter farà mercato in entrata. Capuano lo valuta: «Non credo che ci sia la fila di pretendenti per Paulo Dybala. Io dico semplicemente che Dybala è arrivato a un anno dalla scadenza con la Juventus, dentro una trattativa complicata, e non mi sembrava ci fosse la fila ad aspettare la rottura, che è arrivata a marzo. La situazione Dybala-Inter mi sembra apparecchiata e si sistemerà quando sarà più funzionale per tutti, il resto è da costruire. A me non piace la politica degli ultratrentenni a parametro zero, Arturo Vidal e Alexis Sanchez sono l’esempio di acquisti onerosi. Faccio un’eccezione per Henrikh Mkhitaryan, che è una razionalizzazione negli ingaggi. Quest’anno ha giocato alla Roma più di quanto abbiano giocato all’Inter Roberto Gagliardini, Matias Vecino e Vidal. Costa relativamente, perché col Decreto Crescita è un ingaggio accettabile: vero che è ultratrentenne, ma è una chiamata mirata».