Inter, il fulcro è sempre il centrocampo: Inzaghi deve lavorare su un aspetto
Anche la partita contro la Sampdoria, dopo la trasferta di Verona, evidenzia un problema nel centrocampo dell’Inter di Simone Inzaghi.
ZONA NEVRALGICA – Lo avevamo già detto dopo Verona-Inter (vedi focus), e ci ripetiamo dopo la trasferta a Genova contro la Sampdoria. Il centrocampo nerazzurro deve ancora registrare le posizioni dei vari interpreti. Soprattutto in funzione dello sviluppo della manovra, più che del contenimento. Un aspetto in cui Hakan Calhanoglu, dopo l’ottimo esordio contro il Genoa, deve trovare più continuità (vedi focus). Il lavoro di Simone Inzaghi è quindi appena all’inizio.
TRAFFICO INGOLFATO – Anche contro i blucerchiati l’Inter ha adottato due linee di gioco estremamente basse, con Edin Dzeko quasi a fungere da vertice alto del centrocampo. Una situazione che ha aggiunto densità al traffico della via centrale, e che ha favorito l’approccio di rottura di Morten Thorsby, come si può vedere dalla mappa di CalcioDatato (pubblicata su Twitter):
AUMENTARE I GIRI – Normale che due giocatori nuovi come Dzeko e Calhanoglu debbano ancora inserirsi bene nell’undici dell’Inter, a sua volta allenato dal “nuovo” Inzaghi. Ma il tecnico non avrà troppo tempo a disposizione, considerando il prossimo calendario fitto di impegno. Il nuovo mister dovrà lavorare per aumentare la capacità dei suoi di allargare il campo, evitando di cadere vittima degli stagnanti tranelli degli avversari. Serve più imprevedibilità e più velocità di pensiero, a partire dagli interpreti in mediana.
AAA cercasi Calhanoglu. Il turco riuscirà a fare il salto di qualità?