Sensi, adesso il recupero fisico non è più la priorità per lui (e per l’Inter)
Sensi è costretto a fermarsi ancora una volta, dopo l’infortunio subito in Sampdoria-Inter. Adesso però la priorità è un’altra.
SENZA PACE – Stefano Sensi non conosce (più) pace. Dopo la ricaduta di gennaio 2021, dopo lo stop che lo ha privato del titolo di Campione d’Europa con l’Italia, ci risiamo. A causa di un banale contrasto in Sampdoria-Inter, il numero 12 rimarrà fermo per un po’ (vedi esiti). E il suo essere così a propenso agli infortuni è un problema che la società nerazzurra non può più trascurare.
PRIORITÀ DIVERSE – Simone Inzaghi, dopo averlo schierato addirittura alle spalle di Edin Dzeko alla prima giornata di campionato, non potrà più fare affidamento su Sensi per qualche settimana. Ma le tempistiche vanno viste da una prospettiva completamente diversa. Perché dopo 39 partite saltate in due stagioni (senza considerare le prossime…) il problema non è più solo fisico. Volendo esagerare, si può dire che l’infortunio contro la Sampdoria potrebbe aver messo la parola fine – almeno temporanea – al rapporto tra Sensi e l’Inter.
ALTRO RECUPERO – Infatti Sensi non solo dovrà recuperare dalla distrazione al collaterale subita a Genova. Ma dovrà anche lavorare su se stesso, su più livelli, per affrontare l’ennesimo infortunio a soli 26 anni. Probabilmente in una realtà diversa da quella di Milano e dell’Inter. Una breve esperienza in piazze dotate di minore pressione, anche solo agonistica, potrebbe aiutarlo a ritrovarsi. E a rilanciare la sua carriera, non per forza con la maglia dell’Inter, indossata solo 43 volte dal 26 agosto 2019 all’ultima Sampdoria-Inter. Le priorità, ora, sono cambiate per entrambi le parti.
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