Zenga: «Conte un professionista! Confusione tra controllo ed estetica»
Zenga, intervenuto sulle frequenze di “Radio Anch’io Sport” ha parlato dell’Inter attuale, dei meriti di Antonio Conte e della possibilità di interrompere il dominio Juventus.
CORSA SCUDETTO – Zenga risponde subito a una domanda legata all’Inter attuale, al gioco di Antonio Conte e la possibilità di vincere lo scudetto: «A chi non piace questa Inter? Si fa confusione tra controllo della partita ed estetica. Una squadra che nelle ultime tredici partite ne vince undici e subisce solo quattro gol, ha una delle coppie più prolifiche in Europa, mi sembra esagerato fare certe critiche. Anche quando vincemmo lo scudetto dei record si diceva che Trapattoni faceva catenaccio ma c’era l’attacco migliore del campionato. Anche ieri l’Inter ha controllato la partita senza subire alcun rischio. Dominio Juventus interrotto da un ex Juventus? Parliamo di un professionista e uno dei top che c’è in giro. Lo sparti acque è stata la doppia partita contro lo Shakhtar Donetsk perché ha capito che c’era qualcosa da cambiare».
DIFFICOLTÀ – Zenga parla delle difficoltà attuali non solo per l’Inter, ma per tutte le società di calcio: «Cosa deve fare l’Inter in futuro? Ci dimentichiamo che le squadre di calcio vivono di merchandising, abbonamenti e tanto altro. Non so cosa farà la proprietà cinese in futuro. L’Inter vincendo al campionato e partecipando in UEFA Champions League da protagonista dovrà fare qualche acquisto».
PARAGONI – Zenga parla della sua Inter facendo riferimento a quella attuale: «Paragoni con la mia Inter? Noi avevamo solo tre stranieri per stagione, eravamo in quattro che venivamo dal settore giovanile dell’Inter. Matthaus e Berti farebbero comodo a Conte!»
IN EUROPA – Zenga risponde a una domanda legata alla prossima stagione: «Inter il prossimo anno in Champions League? Devi solo rinforzare la rosa, quindi direi un rinforzo in attacco e qualcuno a centrocampo. Cambiano le responsabilità vincendo il campionato».
COSTRUZIONE DAL BASSO – Zenga esprime un suo parere in merito alla costruzione dal basso: «Costruzione dal basso? È intelligenza dell’allenatore applicare i giusti principi alla qualità dei giocatori che hai. Certe volte vogliamo copiare determinati sistemi ma non abbiamo la stessa qualità. De Zerbi ha la sua filosofia e la porta avanti ovunque, da tre anni porta avanti la sua idea con il suo staff al Sassuolo con serenità e tutto va bene. È una mentalità dell’allenatore».