Marotta: “Eriksen? No scelte scriteriate! Con Getafe si giocherà. Martedì…”
Marotta ha parlato ai microfoni di “Sky Sport” prima del fischio d’inizio di Juventus-Inter, recupero della ventiseiesima giornata di Serie A. Di seguito le dichiarazioni dell’amministratore delegato nerazzurro
CLIMA – Beppe Marotta parla dell’atmosfera surreale in cui si giocherà Juventus-Inter: «Sicuramente è un atmosfera surreale, giocare una partita di calcio senza pubblico è pari allo zero. La difficoltà dei giocatori è quella di trovare le giuste motivazioni. E’ una situazione paradossale che speriamo possa finire presto. Surreale tornare qui da avversario? Io sono un uomo di calcio da più di quaranta anni, sono un professionista che si lega alle società in cui è stato. Poi è una cosa della vita quella di separarsi. L’importante è amare questo gioco, come faccio ancora oggi. Oggi mi trovo in una grande società e farò di tutto per rendere felici i tifosi».
EUROPA – Marotta parla poi della prossima partita di Europa League con il Getafe e dell’esclusione di Christian Eriksen: «Eriksen? Le partite durano 90 minuti. L’obiettivo è quello di raggiungere un risultato positivo e non è detto che si debbano fare scelte scriteriate. Dalla panchina subentrano giocatori che diventano determinanti. Innanzitutto per le competizione europee diciamo che sono aspetti diversi, qualsiasi provvedimento venga preso riguarda le competizioni che la stessa federazione organizza. Cosa diversa è rispondere agli indirizzi che ci verranno dati dall’UEFA. I dirigenti terranno conto della situazione in Italia. Rischio di non giocare le Coppe? Io penso di no, perché quelle che sono le sensazioni che noi abbiamo ricevuto vanno nel senso di giocare a porte chiuse. Sono valutazioni che saranno prese in primis dal nostro Governo e in subordine dall’ente che sovraintende, appunto l’Uefa».
DECISIONI – Per finire Marotta fa chiarezza sul futuro del campionato: «Il rischio sospensione di stamattina? Noi abbiamo riunito velocemente il consiglio della Lega prendendo spunto dal sindacato dei calciatori, solo che non eravamo giuridicamente nella situazione di poter sospendere le partite proprio a ridosso di eventi che si stavano disputando. Non c’erano i tempi, né tantomeno la Lega avrebbe potuto assumere una decisione diversa. La Lega ha rispettato quelli che sono i decreti ministeriali, ieri è stato emanato un nuovo decreto che stabiliva nuove regola e la Lega le ha rispettate. Il clima che si respira è quello di un disagio, anche nei giocatori perché evidentemente il pensiero va anche ai loro cari. Siamo in una situazione difficile e delicata, l’Inter ha adottato tutte le cautele per garantire loro e ai loro cari la massima sicurezza. Siamo certi di aver fatto il nostro dovere da quel punto di vista. Martedì il consiglio federale prenderà delle decisioni a cui noi ci atterremo».