Zona Frattesi, che prima era Zona Caicedo: Inzaghi il trait d’union!
Coniata la zona Frattesi in casa Inter, con l’ennesimo gol allo scadere del centrocampista azzurro. Ma per Inzaghi non è una prima volta: prima ci fu la zona Caicedo.
DECISIVO − Chiamatela pure zona Frattesi. L’Inter ieri sera ha trionfato a Udine con l’ennesimo gol allo scadere del centrocampista della Nazionale. Lui, subentrato dalla panchina per rilevare Mkhitaryan, a metterci lo zampino decisivo per la vittoria di Udine. Vittoria pesantissima, che avvicina l’Inter verso la seconda stella. Ora manca veramente poco. L’ex Sassuolo ha trovato, ieri al Bluenergy, il suo settimo gol stagionale. Il quinto in Serie A. Il terzo oltre il novantesimo minuto, dopo i sigilli contro Milan (5-1 finale) e Verona (2-1). Insomma, è ‘zona Frattesi’. Il nazionale azzurro è il simbolo di questa Inter arrembante. L’esempio perfetto di una squadra sempre alla ricerca del gol e della vittoria, che non molla di un centimetro. Il gol di Ieri a Udine somiglia a quello contro il Verona il giorno della Befana. Frattesi il più lesto di tutto a fiondarsi sulla ribattuta del portiere.
PRECEDENTE − Ma per Simone Inzaghi la zona Frattesi non è assolutamente un unicum. Sì, perché il tecnico piacentino ha già conosciuto e plasmato durante la sua carriera da allenatore un’altra zona tanto simile quanto decisiva: ovvero la ‘zona Caicedo‘. Durante il suo regno alla Lazio, Inzaghi ha attinto tantissimo dai gol al fotofinish dell’attaccante ecuadoregno. Con la maglia biancoceleste, Caicedo divenne una vera e propria sentenza nei minuti finali (indimenticabili per i tifosi laziali le reti contro Cagliari e Juventus). Dimostrazione di come le squadre di Inzaghi abbiano da sempre questa indole e questo DNA infinito e quasi immortale. Caratteristiche che ben figurano in questa Inter, ormai prossima al suo ventesimo tricolore.