Zanetti: “Copa America una vetrina. Messi motivato! Dispiace per Neymar”
L’attuale vicepresidente dell’Inter, Javier Zanetti, nel corso di un’intervista concessa ad AS ha parlato della Copa America e dunque il riferimento va subito a Messi e compagni, al suo record personale e sui possibili protagonisti della competizione.
COPA AMERICA – Queste le parole di Javier Zanetti in merito alla competizione: «È una competizione molto importante per l’Argentina, ho avuto la fortuna di giocare così tante volte e di rappresentare il mio paese in qualsiasi competizione, specialmente nella Copa America, è sempre stato un onore. Questa Coppa rivelerà molti giocatori che diventeranno figure di livello mondiale. La competizione permette loro di mettersi in mostra perché è una grande vetrina. Molti di loro li vedremo nei top club».
MESSI E L’ARGENTINA – «La Nazionale Argentina sta iniziando un nuovo percorso. Penso che per tradizione e storia, devi sempre essere un protagonista e spero che lo sarà in questa Copa America. Messi motivato perché sa come ci si sente ad indossare la maglia dell’Argentina e lui è il primo a voler fare bene».
LA FAVORITA – «Il Brasile sicuro perché è il paese ospitante e perché ha una grande squadra. Ma spero possa vincere l’Argentina. Neymar? È una perdita molto importante, ma il Brasile ha comunque buoni giocatori».
PROTAGONISTI E SORPRESE – «Messi, Di Maria, Cavani, Suarez, Falcao, James, Vidal, Guerrero, ce ne sono molti. La gerarchia di questi deve essere rilevante perché sono chiamati ad essere leader per esperienza e livello. La sorpresa? Le distanze in Sud America sono state ridotte, non ci sono favoriti, oggi non ci si può fidare di nessuno. Dico per esempio il Venezuela e la sua crescita a livello nazionale. Possono combattere chiunque».
IL RECORD – Poi Zanetti conclude parlando del suo record di 145 presenze con la nazionale Argentina: «Non si tratta di noi che giochiamo alle partite per stabilire un record. La selezione va oltre, lavoro, impegno, dando tutto per il tuo paese. Se un giocatore lo supera, sembra molto buono, la cosa più importante è dare sempre il massimo, giocare nella selezione è tutto».