Inter, nella confusione della proprietà serve la dirigenza come stella polare
Nella confusione, nelle difficoltà della proprietà dell’Inter a tutto l’ambiente la certezza che resta sono le figure di Marotta e Ausilio.
PROBLEMI AL VERTICE – L’Inter vive una situazione abbastanza confusa. Ormai da mesi, quasi un anno. La proprietà a causa della pandemia ha avuto molti problemi a garantire la continuità aziendale. Una condizione complicata di suo, resa ancora più difficoltosa dalle mille voci che sono nate con frequenza impressionante. Non devo ricordarvi le svariate notizie su mancati pagamenti di stipendi e anche rate di giocatori. Illazioni sfociate persino nel mito, che però sono diventate regolarmente verità assolute. Perché l’Inter fa sempre più notizia e più scalpore, questo è un fatto. Suning ha perso molta credibilità, a causa del suo eterno silenzio, del cancellamento del Jiangsu e anche dei reali e concreti problemi che sta vivendo in patria. E l’assenza di Steven Zhang, il presidente dell’Inter figlio del proprietario della società e di Suning nonché collegamento vivente tra Italia e Cina, è diventata la norma. Un vuoto di potere abbastanza chiaro, che l’ambiente nerazzurro ha dovuto gestire in qualche modo.
RIFERIMENTI – Nel corso della stagione i due elementi fondamentali per tenere la rotta sono stati Conte e la dirigenza. Il primo ha isolato la squadra da tutti i problemi, facendo concentrare tutti solo sul campo. Con risultati a livello di Serie A straordinari. I dirigenti invece hanno evitato che la situazione della proprietà descritta sopra portasse il panico in tutto l’ambiente. Limitandoci alla parte sportiva, Marotta e Ausilio hanno fatto da figure di riferimento per tutti dando a Conte il supporto esterno fondamentale per tenere la squadra con la testa sull’obiettivo. In più, e non va dimenticato, sono gli architetti che hanno costruito questa squadra pezzo dopo pezzo. Le prime architravi del progetto Suning. Con Ausilio a rappresentare la continuità e il dna nerazzurro essendo all’Inter praticamente da sempre e Marotta arrivato per dare quel quid in più e alzare il livello. E ora più che mai sono loro il punto di riferimento dell’ambiente. Anzi, qualcosa di più: la vera stella polare. Quella da guardare per trovare sempre la rotta.
RINNOVI NECESSARI – Il perché è presto detto. La proprietà tende al silenzio, e in ogni caso ha problemi diversi di cui occuparsi. Steven Zhang sta per tornare in Cina, chissà per quanto stavolta. Conte se n’è andato. Attorno a Marotta e Ausilio vengono a mancare quindi il riferimento superiore e quello immediatamente sotto a livello di organigramma. Loro restano la certezza granitica di questa Inter. Quelli presenti, che lo sono sempre stati, che hanno costruito questa Inter. Che sono a Milsno, sempre. Quelli che sanno cosa fare e come farlo. Che hanno ben chiara la visione di come muoversi, anche perché forse gli unici a conoscere davvero tutta la situazione. Come si sa, la dirigenza ha i contratti i scadenza il prossimo anno. Tutti, in blocco. Il loro rinnovo, per uno o più anni, sarebbe il passo più importante in questo periodo così confuso e incerto. Per dare a tutto l’ambiente un vero, unico punto di riferimento cui guardare. Con fiducia.