Bastoni: “Inter, orgoglio! Puntiamo in alto. Godin grande persona. Conte…”
Bastoni ha rilasciato un’intervista ai microfoni di “Sky Sport” all’indomani di Inter-Bayer Leverlkusen. Il giovane difensore nerazzurro è soddisfatto della semifinale di Europa League e punta sempre più in alto. Di seguito le sue dichiarazioni
EMOZIONE – Alessandro Bastoni parla così all’indomani di Inter-Bayer Leverkusen: «Se tiferò Atalanta in Champions League? Assolutamente sì, sono molto legato all’Atalanta e colgo sempre l’occasione per ringraziare la società e Gasperini per avermi lanciato. Per fortuna reggo molto bene le partite e ho dormito, è stata una grande soddisfazione arrivare in semifinale in una competizione europea, soprattutto per me che è il primo anno che partecipo. Io l’ho sempre detto che credo di aver fatto passi da gigante. Mai mi sarei aspettato di giocare titolare nell’Inter e arrivare a questo punto della stagione centrando obiettivi difficili. E’ un orgoglio per me rappresentare l’Inter in Europa, ma è sempre grazie alla squadra che si raggiungono i risultati».
ESPERIENZA – Bastoni commenta le dichiarazioni di Diego Godin (vedi articolo): «Le parole di Diego ieri penso che testimonino il fatto che sia una grande persona. Ha saputo aspettare il momento giusto, nel rispetto della squadra e dell’allenatore, ed è sintomo di grande professionalità. Mi ritengo fortunato ad avere lui ma anche tanta altra gente come Ranocchia, de Vrij, Borja Valero».
FIDUCIA – Per finire Bastoni parla delle richieste di Antonio Conte e dell’obiettivo Europa League: «La cosa che mi ha dato più Conte è stata la fiducia, lui chiede personalità e di non avere paura a provare la giocata. Io vado in campo per fare del mio meglio e non ho paura a fare quello che mi chiede. Arrivati a questo punto puntiamo ad arrivare il più in alto possibile. Dobbiamo spingere fine alla fine, fare pressing usando la testa. In cosa sono migliorato? Secondo me più che l’Atalanta, il passaggio al Parma è stato fondamentale per me perché ho trovato continuità. La cosa che non mi è mai mancata è la personalità, il fatto di non aver paura di giocare, questo mi aiuta tanto. Cosa faccio quando in allenamento mi capita davanti Romelu Lukaku? Lo lascio fare così gli do fiducia e fa gol (ride, ndr)».