Godin: “Per Conte anche in attacco! Ho lavorato in silenzio con l’Inter”
Inter-Bayer Leverkusen è terminata col risultato di 2-1 per i nerazzurri, che accedono così alla semifinale di Europa League. Queste le dichiarazioni di Diego Godin nel post partita
AUTORITARIO – Diego Godin ha parlato così, ai microfoni di “Sky Sport”, dopo il triplice fischio di Inter-Bayer Leverkusen: «La mia esperienza va messa in campo, se non sto bene fisicamente e mentalmente non serve. Dopo tanto tempo mi sono messo dentro quello che chiede il mister. Ho preso i tempi e gli spazi, diversi da quello che ho fatto con l’Atletico Madrid e in Uruguay per 20 anni. Anche fisicamente questo modulo del mister è diverso e faccio tanta fatica pressando alto. Ora mi sento bene e posso aiutare la squadra. Quello è importante. L’esperienza si vede anche in piccole situazioni. Semifinale di Europa League? Aspettiamo di conoscere l’avversario. Godiamoci questa situazione, perché l’Inter non arrivava in semifinale in Europa da dieci anni. Non è facile arrivare in semifinale e non sarà facile arrivare in finale, che per noi sarà sempre la prossima partita. Abbiamo una partita secca e sappiamo che sarà difficile. Tutte le squadre che giocano in EL di solito giocano la Champions League e dobbiamo aspettare ma stiamo facendo tante cose buone e dobbiamo continuare così. Posizione? Mi trovo bene dentro il campo. Se vuole il mister gioco anche in attacco. Posizione indifferente. Stare bene fisicamente è importante per quello che chiede Conte. Stiamo facendo individualmente partite molto buone. La squadra sta bene e sta facendo tante cose buone in difesa e in attacco. Quello è l’importante, così tutti andiamo sempre meglio. Gruppo? Per me è importante la parte umana. Rispettare tutto e tutti e sapevo che se non avessi giocato avrei dovuto lavorare di più e l’ho fatto. Durante il lockdown mi sono allenato di più e fisicamente sono tornato al meglio. Nel silenzio mi sono integrato nella squadra supportando i compagni. Se io sono in panchina significa che c’è qualcuno migliore, ma il calciatore vuole sempre giocare. Mettendo ovviamente davanti le decisioni dell’Inter, che deve vincere. Quello è l’importante».