Acerbi: «Italia, sbagliato troppo! Resa la Spagna più forte»
Acerbi fa autocritica a pochi minuti dalla fine di Spagna-Italia, semifinale di UEFA Nations League persa 2-1 a Enschede (vedi articolo). Il difensore dell’Inter, intervistato da Rai Sport, se la prende per la sconfitta a due minuti e mezzo dal 90′.
UN PECCATO – Francesco Acerbi non è soddisfatto per quello che ha fatto stasera l’Italia: «Ha meritato la Spagna? Sì. Nelle occasioni create forse no, ma abbiamo sbagliato tanti appoggi e tanti passaggi facili. Abbiamo dato forza a una Spagna già forte, secondo me abbiamo fatto meno di quello che potevamo fare. Difensivamente loro, se li facevi giocare un pochino, li mettevi in grave difficoltà. Anche quando recuperavamo palla i passaggi sbagliati, tutti: è difficile, quando recuperano palla sui palleggi e le imbucate sono forti. Questo ci dispiace, perché potevamo fare qualcosa di più».
SCELTE SBAGLIATE – Acerbi analizza Spagna-Italia soffermandosi sugli avversari: «Hanno giocatori tutti tecnici, di qualità. Poi sicuramente è una squadra forte, noi dobbiamo secondo me metterci ancora un po’ insieme e tirare fuori qualcosina in più. Loro la difesa a metà campo, ce lo diceva il mister ma l’abbiamo attaccata sempre poco. Facevamo fatica: quando attaccavamo con Nicolò Barella, Ciro Immobile, Nicolò Zaniolo e Davide Frattesi eravamo sempre in porta, nel secondo tempo abbiamo smesso. Serviva un po’ più di coraggio, forse perché è fine stagione ma dal mio punto di vista abbiamo fatto in modo che la Spagna fosse più forte di quello che è».
CAMBIO TATTICO – Roberto Mancini ha provato a cambiare in corsa l’Italia col 3-4-1-2, ma non è bastato. Acerbi commenta: «Non è un discorso di sistema di gioco, perché tanti giocano a tre. Poi le cose da fare le conosci già, magari un po’ di freschezza, di gamba e di forza nelle gambe nella durata della partita serve. Loro sembravano un po’ più freschi, anche perché avendo sempre la palla riuscivano a gestirla bene. Noi correvamo e a volte facevamo fatica: niente da dire alla Spagna e a noi, però forse qualcosina di meglio soprattutto tecnicamente in generale potevamo fare di più. Anche per stancarli».