Zenga: “Inter, pensa partita per partita! Juve? Avrà riposo in più. Sensi…”
Walter Zenga parla del buon momento dell’Inter di Antonio Conte, che dopo la sesta vittoria consecutiva in campionato si appresta ad affrontare prima il Barcellona in Champions e poi la Juventus in campionato. L’ex portiere interista crede che i nerazzurri abbiano il dovere di pensare partita per partita. Infine una considerazione sula sfida con la Juventus e sul San Siro inferocito con Marco Giampaolo. Di seguito le sue dichiarazioni in diretta su “Sky Sport 24”
PARTITA DOPO PARTITA – Walter Zenga sa che l’Inter si appresta ad affrontare una settimana importante, ma il dogma deve essere pensare una partita alla volta: «C’è un impegno precedente e si pensa di partita in partita, non puoi pensare alla Juventus se mercoledì hai il Barcellona. Formazione? Romelu Lukaku per esempio non ha giocato a Genova e ha avuto un turno di riposo, probabilmente in funzione della Champions. Io ho allenato in Inghilterra e questo problema non si pone mai, non ci sono problemi di turnover, al massimo ne cambi uno o due. Se un giocatore sta bene mentalmente e fisicamente, perché no, può giocare senza problemi. Non è che hanno la mia età (ride, ndr)».
DERBY D’ITALIA – L’ex numero uno dell’Inter pensa anche a Inter-Juventus, con un occhio ai due centrocampisti del momento ed alle ore di riposo i più che avrà la squadra di Maurizio Sarri: «È successa una cosa strana in Italia quest’anno, che le grandi squadre hanno cambiato tutte allenatore, quindi ci vorrà tempo per capire come procederanno. Conte ha preso Stefano Sensi e gli fa fare il doppio play, per esempio. La condizione atletica di quelli che si allenano giorno dopo giorno è fondamentale per portare avanti una determinata idea di gioco. Inter-Juventus? Nella gestione dei tempi di recupero c’è una squadra che gioca in casa il giorno prima e l’altra che va fuori casa il giorno dopo, ci sono 36 ore di differenza. Nel gioco del calcio questo sembra una piccola cosa, ma non è così. Giocando partite così ravvicinate, è la qualità del recupero che incide. Sensi e Miralem Pjanic possono fare la differenza entrambi, quindi vedremo come i due allenatori penseranno di tamponarli. Magari vedremo Sensi su Pjanic».
STADIO TOSTO – Infine, una considerazione sul trattamento riservato al tecnico rossonero Marco Giampaolo dal pubblico di San Siro: «San Siro? Quando noi vincemmo la Coppa Uefa con il Salisburgo, quell’anno rischiammo di retrocedere e quando giocavamo in casa San Siro non era più il nostro stadio. Entravi in campo, iniziavano i fischi e ti nascondevi, quindi San Siro ti dà anche questo».