Zanetti: «Mourinho creò grande empatia. Col Barcellona un’altra finale»
Javier Zanetti, vicepresidente e leggenda dell’Inter, ha ricordato alcuni dei migliori momenti della sua carriera nerazzurra. Ecco le sue parole, rilasciate al canale Twitch “2010misterchip” del giornalista spagnolo Alexis Blázque.
MOURINHO – Javier Zanetti ha avuto alcuni dei migliori momenti nella sua carriera, all’Inter e in Argentina. Uno di questi – senza dubbio – è José Mourinho. Ecco il ricordo del Capitano: «Nei due anni con noi creò una grande empatia, perché è un tecnico convincente e lo fa dimostrando. Ha migliorato tanto l’Inter, ricordo che il primo anno vincemmo lo scudetto e la Coppa Italia ma uscimmo in Champions League con il Manchester United. Fu una notte triste, eravamo arrabbiati per come eravamo usciti. Ma in quella stessa notte disse a Moratti che l’anno dopo avremmo vinto la Champions League comprando cinque giocatori. Aveva una grande intelligenza, una grande personalità e sapeva guidare il gruppo. L’addio dopo la Champions? Non lo sapevamo. C’era il dubbio che potesse andarsene, ma la conferma arrivo dopo la finale. Ma furono comunque due anni molto intensi. Erano quarantacinque anni che l’Inter non vinceva la Champions League, è stato un anno unico, fantastico».
SEMIFINALE – Parlando di Mourinho, Zanetti non può esimersi dal ricordare la semifinale di quella Champions League contro il Barcellona. Una doppia sfida durissima, soprattutto al ritorno. Ecco le sue memorie: «Il Barcellona di Guardiola? Erano undici mostri, non è stato per niente facile. La partita di San Siro fu incredibile, all’inizio perdevamo poi abbiamo vinto 3-1. Al ritorno sapevamo che sarebbe stato difficile. E poi andò peggio, dopo l’espulsione di Thiago Motta. Era già difficile in undici, figurarsi in dieci. Ma questo dimostra che spirito aveva quel gruppo. Volevamo vincere, volevamo andare in finale, non ci importava che squadra avevamo davanti. Mourinho conosceva l’ambiente e ci preparò per riuscire a passare. Fu un’altra finale».