Mondo Inter

Sabatini: «Inter consacrata. Inzaghi? Ok senza alzare voce. Su Zhang…»

Sandro Sabatini è intervenuto in collegamento su Radio nerazzurra parlando del momento dell’Inter e del suo tecnico Inzaghi. Una battuta anche su Zhang e sul tema stadio

INTERSabatini commenta il periodo dei nerazzurri: «Credo che i due giorni di Champions League sono stati utili per consacrare sicuramente l’Inter del dopo Antonio Conte, del dopo Romelu Lukaku. Lascerei stare Achraf Hakimi e Christian Eriksen non sostituiti da giocatori all’altezza perché Calhanoglu non è Eriksen e Dumfries non è Hakimi. Ma l’Inter grazie a Simone Inzaghi ed Edin Dzeko sta facendo molto bene, tre vittorie di fila, partita da giocare a Madrid. I tifosi dell’Inter dovranno essere contenti per l’attuale stagione. Bravi anche Beppe Marotta e Piero Ausilio capaci di risanare il bilancio ma anche di andare avanti con una formazione dignitosissima per lo scudetto».

INZAGHI − Sul tecnico piacentino, Sabatini non ha dubbi: «Nel caso di Simone Inzaghi c’è un enorme sottovalutazione dei risultati ottenuti alla Lazio. Cito Gigi Simoni che portò a casa la Coppa Uefa alzando la voce soltanto una volta (1998) e la portò a casa con le risorse umane, con la gestione dello spogliatoio. La storia della Lazio conferma quella di Inzaghi. Arriva a Milano senza alzare la voce però si fa sentire anche senza alzarla. A volte sbaglia come quella volta che si è fatto ammonire sul rigore che il Var aveva dato come contro il Napoli. Certe scene degli allenatori sono strane, lo dico anche di Massimiliano Allegri che corre sulla linea laterale con Dejan Kulusevski. L’allenatore, l’uomo e il gestore Inzaghi c’è».

CAMBISabatini ha poi parlato di un difetto di Inzaghi: «Se parliamo di cambi, apriamo un nervo scoperto. Delle volte è stato criticato per le sostituzioni. L’Inter si è spenta dopo i cambi con Milan e Napoli. Mi ricordo una partita in cui Inzaghi fece tre cambi contemporanee e gli si fecero i complimenti. Però era partito con un Inter 2, poi mise i titolari e vinse la gara. Quando metti in campo Sanchez, Vidal o Gagliardini è normale un calo perché ci sono le riserve e i titolari».

ZHANG − Il parere di Sabatini sul patron nerazzurro: «La cosa più logica da dire è che se uno ha la possibilità di fare il presidente vale per tutti. Se vuoi fare il patron dell’Inter lo devi fare bene, se l’Inter la vuoi utilizzare come bancomat allora capisco i tifosi».

STADIO − Infine, Sabatini si è espresso sul delicato tema: «Sullo stadio sono combattuto. Quando parla Sala lo ascolta e se dice che tenere in piedi San Siro costa allora penso che hanno abbattuto Wembley e altri grandi stadi, allora si può abbattere San Siro. Lo stadio è un monumento, contiene tanti ricordi ma se non lo si può tenere bisogna fare il sacrificio».

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