Pellizzari: “Inter non ha buon senso, a Icardi piacciono solo onori! Suning…”
Tommaso Pellizzari – ospite negli studi di “Sky Sport 24” – fa il punto sull’intricata situazione che coinvolge Mauro Icardi, la moglie/agente Wanda Nara e l’Inter: secondo il giornalista del “Corriere della Sera”, il club nerazzurro non è esente da colpe, soprattutto perché si dimostra ancora una volta distante a livello societario. Di seguito le sue dichiarazioni
PUNTO D’INCONTRO – Tommaso Pellizzari sottolinea la necessità che tra Mauro Icardi e l’Inter si trovi un punto d’incontro, anche perché nessuno è esente da colpe: «Tra persone di buon senso il punto d’incontro ci può essere, a me sembra che all’Inter manchi proprio il buon senso. A mio avviso in questa vicenda hanno sbagliato tutti, Icardi e Wanda Nara un po’ di più ma anche il modo in cui l’Inter ha deciso dal nulla di togliere la fascia pubblicamente, dopo anni in cui Icardi è stato un buon capitano per alcuni versi e meno per altri, in un modo oggettivamente forte e anche umiliante per lui, sicuramente è una cosa che non ha precedenti.
CAPITANO INDIFFERENTE – Il giornalista prosegue parlando dell’indifferenza dell’argentino nei confronti della squadra nerazzurra: «Qui qualcuno ha voluto far capire che era finita una stagione. Dall’altra parte invece c’è uno che non ha alcun atteggiamento da capitano. Faccio un esempio: Icardi scrive qualsiasi cosa sui social, quando però l’Inter subisce un torto clamoroso come quello di Firenze, Icardi non scrive nemmeno una riga, e lo trovo incredibile perché dà l’idea di come interpreta il ruolo di capitano. A lui di essere capitano piacciono gli onori e non gli oneri, a mio avviso».
SOCIETÀ DISTANTE – Chiusura sulla “distanza” ancora una volta dimostrata da Suning: «Mi chiedo cosa aspetti Steven Zhang a intervenire. Questo è segno di una società, che pur nelle sue diverse componenti, è troppo distante dalle vicende dell’Inter. È anche vero che quando è stato reso noto il provvedimento, l’Inter ha sottolineato che è stato condiviso da tutti, quindi Zhang potrebbe sempre dire di aver già parlato, ma qui si rimarca la distanza tra Massimo Moratti e Suning. Moratti sarebbe intervenuto in modo paternalistico, qui invece si è agito in modo più manageriale, perché al dipendente si ricorda che ci sono comportamenti da rispettare. Dopodiché se lui parlasse sarebbe un bene per l’Inter e per lui, perché farebbe vedere di essere presidente. Al momento non lo stiamo vedendo questo presidente».