Mondo Inter

Pedullà: “Eriksen 15′, bestemmia! Conte porti un trofeo all’Inter oppure…”

Pedullà – giornalista del “Corriere dello Sport” – a “Monday Night” su Sportitalia si dilunga per spiegare il proprio punto di vista sulla gestione Eriksen fatta da Conte nelle prime tre settimane nerazzurre del danese. La critica al tecnico interista è spietata a difesa dell’ex centrocampista del Tottenham e della società

ASSENZA DI PIANO B – Il polverone che si sta cercando di alzare in casa nerazzurra viene accolto totalmente da Alfredo Pedullà, che non lascia passare l’idea del necessario “periodo di adattamento” alla nuova realtà: «Antonio Conte non è mediaticamente diverso dagli altri allenatori che vengono sempre criticati né uguale a Carlo Ancelotti che in un anno e mezzo di Napoli ha fatto pochissimo ed è stato difeso da una parte di media. Sulla vicenda Christian Eriksen Conte è indifendibile. Non esiste al mondo. A parte le sue esternazioni quando non vince una partita e ce l’ha con la società, non è concepibile che ti abbiano preso Eriksen e dici che non è pronto. A Conte manca un piano B. La prestazione di Roma è insufficiente. Far entrare Eriksen a 15′ dalla fine è una bestemmia calcistica! Ti hanno fatto un regalo che devi avallare e far giocare per forza. Finora la stagione di Conte all’Inter è buona per quello che ha portato, ma è imprescindibile che porti un trofeo. Che sia l’Europa League, la Coppa Italia o lo Scudetto. Se non lo porta, la stagione non è buona, anche perché è uscito dalla Champions League. Ma non deve avere sconti mediatici solo perché si chiama Conte. La stagione sta finendo. L’Inter è lì, ma è fondamentale che porti a casa un trofeo».

NÉ SNEIJDER NÉ BROZOVIC – Pedullà approfondisce il suo pensiero sulla gestione del centrocampista danese: «Non so quale possa essere la differenza tra Wesley Sneijder ed Eriksen, forse un allenatore (José Mourinho, ndr) che ha lanciato subito Sneijder. Eriksen che aspetta l’Inter per due settimane stando in panchina è un valore aggiunto. Quindi mi sembra un assenza di piano B. Un errore clamoroso. L’Inter ha speso 20 milioni di euro a fine gennaio perché dal 1° febbraio a parametro probabilmente le sarebbe sfuggito Eriksen, quindi c’è una spiegazione, ma non lo prendi se non lo utilizzi. Siamo quasi a marzo. L’Inter per alcune cose non mi convince, negli scontri diretti ha battuto solo la lazio all’andata, soffrendo molto e con Samir Handanovic migliore in campo. E non era questa Lazio, a inizio stagione. Bisogna dire anche questo di Conte. Penso che Conte abbia grandi responsabilità. È tanto complicato giocare con Eriksen dietro le due punte come ha sempre fatto in carriera? Stiamo parlando di un acquisto talmente atteso che, in qualsiasi club del mondo, restasse in panchina per un mese qualche domanda se la farebbe chiunque. È una bestemmia pensare che sia alternativo a Marcelo Brozovic. Lazio-Inter poteva essere un partita di gran gala per far giocare Eriksen. Spero non abbia avuto timore. Deve utilizzarlo con il senno del primo, nemmeno del poi! È una bestemmia totale, non esiste per nessun motivo fargli giocare solo gli ultimi 15′. Altrimenti lo lasci perdere e giochi con quelli che hai».

BASTA ALIBI (E VIDAL) – Per concludere, Pedullà esalta l’operato della società non del tutto apprezzato dal tecnico: «Per Conte è sempre colpa di qualcuno. Ha avuto da una grande società tutto quello che poteva avere, quindi gli alibi lasciamoli a casa. Ha fatto tanto, ma deve portare a casa un trofeo. Conte alcune volte dice cose che non hanno rispetto della società che si è messa a completa disposizione per lui. E deve tenere conto del Fair Play Finanziario ancora in azione. E nonostante ciò gli hanno fatto mercato. Di tutto e di più. A gennaio ha avuto i due esterni che voleva – Victor Moses e Ashley Young – ed Eriksen, cosa doveva fare di più la società? Si può sbagliare ogni tanto l’impostazione della partita, ma l’Inter è uscita dalla Champions contro il Barcellona B, non contro il Real Madrid A o il Liverpool A! In Coppa Italia ha perso all’andata contro il Napoli ma la può ancora ribaltare. E poi c’è l’Europa League. Ma ci sono stati anche degli errori da parte sua. Avrei preferito se si fosse impuntato su Arturo Vidal rifiutando Eriksen anziché quello che sta facendo ora con il danese».

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