Milito: «Inter-Bayern Monaco, si decide così. Finale? Era nostro sogno»
Diego Milito, leggenda dell’Inter del Triplete, ha parlato della partita di stasera contro il Bayern Monaco e della finale 2010 contro i bavaresi.
CHAMPIONS LEAGUE 2010 – Queste le parole sul MatchDay Programme da parte di Diego Milito, leggenda dell’Inter del Triplete, sulla vittoria della Champions League 2010 battendo in finale il Bayern Monaco, avversario stasera della squadra nerazzurra a San Siro. «Il percorso in Champions di quella stagione è stato incredibile ma anche molto duro e difficile. Abbiamo giocato contro grandissime squadre, ci sono stati momenti in cui abbiamo sofferto, ricordo la partita di Kiev, in cui ho segnato il mio primo gol in Champions, poi abbiamo vinto in casa contro il Rubin Kazan passando un girone molto duro».
MOMENTI – Quindi Milito ha aggiunto sulla storica stagione dell’Inter culminata con la vittoria della Champions League in finale contro il Bayern Monaco. «In stagione ci sono stati momenti che ci hanno dato la consapevolezza che avremmo potuto farcela, la partita contro il Chelsea è stata durissima da affrontare. Poi c’è stato il CSKA Mosca, il Barcellona in semifinale che era la squadra da battere e la finale contro il Bayern, una squadra di grande livello che come noi poteva fare il Triplete».
INTER-BAYERN MONACO – Poi Milito ha detto la sua anche sulla partita di stasera contro il Bayern Monaco. «È stata una partita che abbiamo affrontato molto concentrati, sapevamo che era la nostra possibilità, il nostro sogno. Abbiamo lavorato molto bene sulla tattica, eravamo concentrati ma anche tranquilli, pensavamo alle giocate, a come poter vincere quella finale. Per tanti di noi era l’unica opportunità di vincere una Champions League. Questo tipo di partite si decide per i dettagli, conta la concentrazione, non lasciare niente al caso ed è fondamentale approcciare la partita al massimo. Ogni gara di questo livello è come una finale e non ho dubbi che l’Inter possa affrontarla in questa maniera. Si affronteranno due squadre che sono in grado di arrivare fino in fondo, sicuramente queste sfide ti danno la consapevolezza di capire dove sei».