Giulini: “Nainggolan? Io lo terrei, dipende dall’Inter”
Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, è stato intervistato da “Sky Sport” in occasione dei festeggiamenti per il centenario del club sardo. Giulini ha parlato di centenario, di nuovo stadio e anche di Radja Nainggolan
CHE CENTENARIO – Giulini si aspettava un centenario diverso: «Questo centenario ce lo aspettavamo diverso, ma deve essere un punto di ripartenza per il calcio e per il Paese. Siamo contenti di poter festeggiare il centenario sapendo si completerà il campionato. Ci sono tanti punti aperti ma è un messaggio di speranza per tutti. C’è stato un clima litigioso e spero non abbia fatto disamorare i tifosi, io per primo mi sono fatto domande vedendo un movimento preso da problematiche varie. Credo ci sia bisogno di grande chiarezza e regole certe, bisogna pensare a quando riaprire gli stadi, certi paesi stanno già ragionando. Spero che da oggi inizieremo veramente a ragionare di come ridare la gioia di questo sport a tutti i tifosi».
IL MERCATO – Giulini sostiene che sarà un mercato molto diverso e complicato: «Non possiamo vivere alla giornata pensando alla prima e non alle altre. Vale anche per il mercato, il 1 giugno si possono depositare i precontratti e noi giocheremo a mercato aperto, non è mai successo e anche questo è un tema delicato. Se ne è parlato poco, ma dovrebbe far riflettere».
SU NAINGGOLAN – Giulini vorrebbe trattenere Nainggolan, ma è consapevole che dipende dall’Inter: «Non mi dispiacerebbe vedere Radja ancora con la nostra maglia. Questa stagione è mutilata, l’idea di prenderlo è per una stagione vera, non come questa. Il cartellino non è nostro, noi dipendiamo da quelle che saranno le decisioni dell’Inter».
IL NUOVO STADIO – Giulini nei giorni scorsi è riuscito a sbloccare l’iter per il nuovo stadio: «Sapevamo di non poter festeggiare il centenario e i cinquanta anni dallo scudetto. Ci abbiamo pensato fin da subito che riuscire ad accelerare l’accordo di costruzione sarebbe stato quello che avrebbe regalato questo centenario alla storia e la firma traccia una volta per tutte questo percorso che sarà il vero regalo per tutti i nostri innamorati in giro per il mondo».
ATTESA PER ZENGA – L’ex bandiera dell’Inter Walter Zenga è diventato nuovo allenatore del Cagliari, ma l’esplodere dell’emergenza e il successivo lockdown gli hanno impedito di poter esordire sulla panchina dei rossoblu: «Sono stati mesi complicati, l’idea di cominciare con stadi chiusi con discussioni solo economiche ha abbassato l’entusiasmo. Ci sono due aspetti che alzano l’adrenalina, il centenario e vogliamo terminare al meglio e poi un nuovo allenatore che non vede l’ora di mostrare le sue qualità e ha grande personalità. La possibilità dopo due mesi e mezzo di vedere Zenga in panchina è motivo di voglia di ripartenza e spero possa fare bene meritandosi la riconferma».
NON SI CEDONO I PEZZI PREGIATI – Giulini chiude alle cessioni dei pezzi pregiati della sua rosa: «In questa rosa ci sono i futuri capitani come Cragno, Joao Mario, Ceppitelli. Giocatori ancora nel pieno della carriera che non hanno ancora 30 anni, potrebbero avere offerte importanti e se desiderassero cambiare maglia sarebbe giusto aprire una trattativa. Sicuramente quest’estate sarà molto particolare con un mercato diverso. Non ho ben chiaro come saranno le dinamiche ed è difficile che giocatori così importanti possano lasciare il club, non mi aspetto valutazioni adeguate al loro valore».