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Cucchi: «Scudetto, Inter più accreditata ma strada lunga. Vittoria derby…»

Riccardo Cucchi ha parlato della lotta scudetto che vede l’Inter, capolista nel campionato di Serie A, in lotta con altre squadre (e non solo).

MERCATO – Queste le parole a FootballNews24.it da parte di Riccardo Cucchi partendo dal mercato di gennaio che ha visto la Juventus protagonista con l’arrivo Dusan Vlahovic dalla Fiorentina, ma anche l’Inter con l’approdo di Robin Gosens dall’Atalanta. «Vlahovic è stato, senza ombra di dubbio, l’acquisto più importante. Credo che anche l’Inter abbia messo a segno un bel colpo, portandosi a casa Gosens».

EUROPA – Cucchi sulle squadre italiane in Europa. «Penso che in Europa sarà dure per tutte le nostre squadre. Non credo che nessuna di queste possa arrivare sino in fondo, anche se mi piacerebbe tanto essere smentito. Sicuramente, Inter e Juventus sono quelle che hanno il potenziale per fare meglio. Anche il Napoli può far bene, ma dovrà rimanere concentrato ed evitare le classiche distrazioni degli ultimi anni».

CAMPIONATO – Cucchi sulla lotta per la Champions League e il derby tra l’Inter e il Milan in ottica scudetto. «Mi aspetto una lotta sino all’ultima giornata, sia per quanto riguarda un posto in Champions League che per la corsa Scudetto. La Juventus, grazie all’acquisto di Vlahovic, può insidiare le squadre che la precedono, dando il via a una lotta serrata tra queste cinque. L’Inter è senza ombra di dubbio la squadra più accreditata per la vittoria finale, ma la strada è ancora lunga. La vittoria del derby cambierebbe poco in questo senso, dato che nessuna partita può essere decisiva già a febbraio. Ho visto tanti campionati decidersi all’ultima giornata, stravolgendo totalmente i pronostici. Per fortuna il calcio sa essere ancora imprevedibile».

GIOCATORI DECISIVI – Cucchi sui giocatori che possono risultare maggiormente decisivi in questa seconda parte di Serie A. «In questo momento, dal punto di vista tecnico, non vedo giocatori in grado di fare la differenza da soli. Mi sembra che il calcio italiano, in particolare dopo le partenze di Lukaku e Cristiano Ronaldo, tenda a basarsi sul collettivo più che sul singolo individuo. Ci sono tante squadre in Serie A che, grazie a un ottimo lavoro corale, giocano bene e ottengono risultati. Penso alle prime quattro: Inter, Milan, Napoli e Atalanta. Ma non solo, anche Fiorentina, Torino, Sassuolo ed Empoli hanno dato ottimi segnali. Soprattutto in questa stagione, vedo pochi solisti e tanto lavoro di squadra».

Fonte: FootballNews24.it – Nicolò Serrenti

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