Cesari: «Inter-Verona, Fabbri gravemente insufficiente! E non per il rigore»
Cesari boccia senza appello l’operato dell’arbitro Fabbri in Inter-Verona di sabato (vedi moviola). Questo nonostante per lui la mano di Hien sul tiro di Mkhitaryan a fine primo tempo non fosse da rigore: lo ha spiegato a Pressing Serie A su Italia 1.
MOLTO MALE – Graziano Cesari valuta gli episodi di Inter-Verona: «Delle nove direzioni di gara quella particolarmente insufficiente è stata quella di Michael Fabbri. Ci sono tantissimi episodi, che sono disciplinari e tecnici. Non mi riferisco al mani di Isak Hien su tiro di Henrikh Mkhitaryan, dove probabilmente nella torsione c’è un movimento fortuito. Ci sta questa decisione del direttore di gara, non mi fossilizzo su questa. Posso capire che in questo momento la discrezionalità preveda che questo non sia calcio di rigore. È legittimo, ma non accetto quello che c’è dopo: quando ci sono le espulsioni un arbitro le deve dare, soprattutto in una partita importante col risultato in bilico».
GLI ERRORI – Cesari non torna sul clamoroso secondo giallo mancato a Hien. Per lui in Inter-Verona c’è pure un’altra espulsione evitata da Fabbri: «Il primo cartellino giallo di Pawel Dawidowicz su Edin Dzeko al 49′ mi sembra assolutamente rilevante, la trattenuta è visibile. Poi Dawidowicz interviene su Federico Dimarco con un fallo da tergo, senza possibilità di intervenire. Il pallone è già partito, questo è un intervento da punire: è punizione e giallo».